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MONDO

Elezione Trump: commissione respinge riconteggio a mano in Wisconsin

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Parziale sconfitta per la richiesta del riconteggio delle schede elettorali in Wisconsin avanzata dalla candidata verde Jill Stein, appoggiata anche dalla candidata democratica Hillary Clinton, sconfitta nello Stato dal presidente eletto Donald Trump per 27.000 voti di scarto. La Commissione Elettorale del Wisconsin, scrive il locale 'Journal Sentinel', ha respinto la richiesta di una riconta a mano delle singole schede come chiesto da Stein.

La decisione lascerà alle singole 72 contee dello Stato decidere come procedere: se nel più lento ma accurato esame a mano delle schede o attraverso un sommario esame elettronico.
 
Il riconteggio inizierà in ogni caso giovedì 1 dicembre, costerà 1 milione di dollari, e potrà durare al massimo fino al 13 dicembre come prevede la legge che consente massimo 35 giorni di tempo per le contestazioni dopo il voto, quest'anno l'8 novembre.

Il 19 dicembre tutto dovrà essere a posto per consentire ai grandi elettori (i delegati espressi da ogni singolo stato sulla base della popolazione che formalmente eleggono il presidente degli Stati Uniti) di nominare Trump che ha ottenuto 306 voti contro i 232 di Clinton.

In Wisconsin erano in palio 10 grandi elettori. Sono stati presentati ricorsi anche in Pennsylvania (20 grandi elettori) e Michigan (16 grandi elettori) ma sono ancora pendenti. In ogni caso per sovvertire il risultato dell'8 novembre Clinton dovrebbe conquistare tutti i grandi elettori dei tre stati 'contestati', peraltro non da lei. Ipotesi considerata più che remota anche dal suo stesso staff che peraltro non ha mai contestato la regolarità del voto.