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USA2020

Il colpo di coda di The Donald per candidarsi nel 2024?

Trump fa causa alla Pennsylvania e incassa indagini su presunte frodi. Vaccino Pfizer? "Complotto"

Continua la battaglia legale di Donald Trump, contestati i conteggi negli Swing state. Dopo il rigetto di numerosi ricorsi, il presidente americano in carica ottiene dal Procuratore generale degli Stati Uniti d'America l'autorizzazione ai pubblici ministeri federali ad avviare indagini sulle presunte irregolarità nel voto

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Il procuratore generale degli Stati Uniti Bill Barr ha concesso ai pubblici ministeri federali l'autorizzazione ad avviare indagini sulle presunte irregolarità nel voto, dopo che Donald Trump ha affermato di aver perso le elezioni presidenziali a causa di una frode.

Barr, a lungo uno strenuo difensore di Trump, ha sottolineato che la sua mossa non significa che il Dipartimento di Giustizia abbia in mano prove a sostegno della tesi del Presidente, ma ha liberato i pubblici ministeri dalle precedenti restrizioni su indagini di questo tipo. "Dato che il voto è ormai concluso, vi autorizzo a portare avanti indagini su casi di irregolarità nel voto e nel conteggio dei voti prima della certificazione delle elezioni nelle vostre giurisdizioni", scrive Barr in una missiva ai procuratori federali.

Nel frattempo The Donald contesta il voto in Pennsylvania, lo stato che di fatto ha dato la vittoria a Joe Biden. "Ci hanno impedito di osservare il conteggio dei voti. Impensabile e illegale in questo Paese", scrive il presidente americano uscente che ha fatto causa al segretario di stato Kathy Boockvar, accusando la democratica della Pennsylvania di un illecito 'doppio standard' tra i voti per posta e non.

Le accuse riguardano anche altri Stati americani. Per il tycoon il Nevada, dove è ancora in corso lo spoglio, "è una fogna piena di voti falsi": "Si stanno scoprendo cose che quando verranno rivelate saranno assolutamente scioccanti". Trump parla poi di "grande vittoria" in Georgia, anche se il conteggio è in corsa e Joe Biden risulti in leggero vantaggio.

"Vuole seminare il caos in America" è il commento di Nancy Pelosi, mentre "una transizione ordinata è un imperativo assoluto" continua la speaker della Camera. Trump, però, non ci sta e dopo aver 'licenziato' il capo del pentagono Mark Esper, primo di una lista di funzionari ritenuti 'infedeli', ha minacciato i vertici di Cia e Fbi.

L'appoggio dei repubblicani
Il senatore Mitch McConnell, il leader della maggioranza nonché il massimo rappresentate del partito (Gop) al Congresso, ha rivolto dure critiche ai democratici affermando che il presidente ha tutto il diritto di perseguire le controversie legali. In un discorso dai toni decisi in Senato, McConnell riaccende l'ala repubblicana più vicina a Trump e mette in dubbio quanti avevano rifiutato la narrativa di "elezione rubata" e forse già pronti a riconoscere la vittoria del presidente eletto Joseph R. Biden Jr.


Vaccino Pfizer
Nel fervore politico, il presidente in carica coinvolge la casa farmaceutica Pfizer che in combutta con la Federal Drug Administration (Fda), l'ente regolatore dell'utilizzo dei farmaci, avrebbero complottato contro la sua amministrazione. "Come dico da molto tempo, Pfizer e gli altri hanno finito per annunciare il vaccino solo dopo le elezioni, perché prima non avevano il coraggio di farlo" ha twittato il presidente, "Allo stesso modo, la Fda avrebbe dovuto annunciarlo prima, non per scopi politici, ma per salvare vite umane". "La Fda e i Democratici non volevano che ottenessi il vaccino della vittoria prima delle elezioni, così invece è uscito cinque giorni dopo" ha poi scritto in altri post, "Se Joe Biden fosse stato presidente, non avreste avuto un vaccino per altri quattro anni né la Fda lo avrebbe approvato così rapidamente. La burocrazia avrebbe distrutto milioni di vite".