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MONDO

Terza notte di manifestazioni

Trump: spari a Portland durante le proteste, un ferito

L'episodio durante un corteo contro l'elezione del tycoon. Intanto continuano le manifestazioni in molte città degli Stati Uniti

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Un uomo è stato ferito a Portland nel corso di una protesta contro l'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. Lo ha chiarito la polizia, che ha aggiunto che l'uomo non è in pericolo di vita e non ci sono agenti coinvolti nell'accaduto, a Morrison Bridge.

La vittima, della quale la polizia non ha diffuso le generalità, è stata trasportata in ospedale. A quanto riferito, è scoppiato un alterco tra gli occupanti di una berlina di colore grigio o argento e un manifestante. Il sospetto è sceso dal mezzo e ha sparato più volte, ferendo il rivale prima di darsi alla fuga. La polizia sta interrogando diversi testimoni e ha invitato a farsi avanti chiunque avesse informazioni.

Terza nottata di proteste anti-Trump nelle principali città americane, anche con tafferugli con le forze dell'ordine a Portland, nell'Oregon, e Los Angeles, in California. Sono oltre 200 le persone finite in manette. 

Circa 150 persone che protestavano contro il neo presidente americano Donald Trump sono state arrestate nel centro di Los Angeles. Lo riportano i media locali. I manifestanti sono stati arrestati dopo aver ignorato l'ordine della polizia di disperdersi, secondo quanto scrive il quotidiano Los Angeles Times. Circa 3.000 persone hanno marciato attraverso il centro della città al grido di "Non e' il mio presidente". 

Proteste anche a Miami e a New York, dove i manifestanti si sono riuniti al Washington Square Park e vicino alla Trump Tower, dove vive il magnate, sulla Fifth Avenue.

In merito alle manifestazioni, Trump ieri, in un primo momento, ha accusato i media di istigare i manifestanti contro di lui: "Abbiamo appena avuto un'elezione presidenziale molto trasparente e di successo. Ora manifestanti di professione, incitati da mesi, stanno protestando. Questo è ingiusto". Salvo poi fare marcia indietro e usare una tattica più conciliante. Su Twitter infatti ha teso la mano ai manifestanti: "Amo il fatto che piccoli gruppi di manifestanti la scorsa notte abbia mostrato passione per il nostro grande Paese. Ci uniremo tutti e ne saremo orgogliosi".