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MONDO

Intervento programmatico davanti al Parlamento

Tsipras sfida l'Europa: "Rispetterò il programma elettorale, ma pagheremo il debito"

Il neo premier greco presenta il programma di governo davanti al Parlamento di Atene e ribadisce la volontà di 'sfidare' l'Ue prendendo le misure annunciate durante la campagna elettorale e poi dichiara: "è un obbligo storico chiedere le riparazioni di guerra alla Germania"

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Atene
Il discorso programmatico del neo premier greco Alexis Tsipras davanti al Parlamento di Atene comincia con una fase inequivocabile: "Mi impegno a rispettare in pieno il programma del partito con cui ho vinto le elezioni". Tsipras spiega che il governo greco intende mantenere le promesse elettorali di realizzare le misure contro l'austerità perché si tratta di una questione "d'onore e di rispetto". Il premier greco parla di innalzamento degli stipendi, di lotta alla corruzione, addirittura della richiesta delle riparazioni di guerra alla Germania. Così il leader di Syriza si prepara a concretizzare la sua sfida all'Ue e lo ribadisce sia in parlamento sia su Twitter. 
  "La strada per la ricostruzione della nostra patria sarà lunga ma renderemo il nostro sogno realtà. Costruiremo una Grecia economicamente indipendente e partner allo stesso livello nell'Unione Europea e nell'eurozona", continua Tsipras davanti ai parlamentari che applaudono.

"La Grecia intende pagare il debito"
Il premier greco nel suo discorso spiega comunque che "La Grecia ha intenzione di pagare il suo debito, però vuole raggiungere un'intesa comune con i partner per l'interesse di tutti: il problema del debito greco non è economico ma politico", aggiunge. La Grecia, infatti, non vuole un prolungamento del piano di salvatggio (bailout, ossia i 240 miliardi di euro ottenuti dalla troika tra il 2010 ed il 2012 che salvarono Atene dal fallimento) concordato con la troika (Bce-Ue-Fmi) ma un programma ponte. "Il Memorandum - continua il premier greco - è fallito da solo. Il nostro governo non deve chiedere il suo prolungamento: chiede un nuovo accordo-ponte sino a giugno per rinegoziare il suo debito. La Grecia vuole un accordo sostenibile con i partner e, ad essere sincero, sono sicuro lo raggiungeremo".

"Austerità non fa parte del trattato"
Il premier greco quindi ribadisce di voler rispettare il Patto di Stabilità (sottoscritto dai Paesi membri dell'Ue nel 1997 sul controllo delle rispettive politiche di bilancio che rafforzava il trattato di Maastricht del 1992, ma superato dal Fiscal Compact, ndr) sottolineando però che "l'asuterità non fa parte del trattato". E aggiunge: "La Grecia vuole un nuovo 'contratto' con l'Ue e rispetterà le regole dell'Eurozona ma non includerà misure irrealizzabili che siano un altro volto
dell'austerità". Il premier quindi annuncia la prossima istituzione di una Commissione parlamentare d'indagine sul Memorandum "non per fare rivendicazioni sul documento ma per far prevalere la giustizia". 

Distribuzione di cibo e lotta alla corruzione
"La prima priorità di questo governo  - spiega Tsipras - è affrontare le grandi ferite del piano di salvataggio, affrontare la crisi umanitaria come avevamo promesso di fare prima delle elezioni". Per questo il governo prevede la distribuzione gratuita di cibo ed elettricità ai bisognosi e la "lotta dura contro la corruzione e l'evasione fiscale, mali endemici e di lunga data della Grecia". 

Riassunzione dipendenti pubblici e innalzamento salari minimi
Tra le promesse anti-austerità fatte in campagna elettorale dal leader della sinistra radicale di Syriza c'è la riassunzione di tutti i dipendenti pubblici licenziati, l'innalzamento del salario minimo (che nel 2016 "ritornerà gradualmente a 750 euro" al mese dagli attuali 580 euro) e il ritorno al pagamento delle tredicesime. Circa il promesso alleggerimento fiscale, Tsipras annuncia l'abolizione dell'attuale tassa sugli immobili (l'Enfia) e la sua sostituzione con una legge che tasserà le grandi proprietà immobiliari. Saranno inoltre ripristinati i contratti collettivi di lavoro e il minimo imponibile annuo. Riguardo alla previdenza sociale, Tsipras conclude affermando che non vi saranno ulteriori tagli alle pensioni e che non sarà elevata l'età pensionabile. Tutte queste misure graverebbero molto sui conti pubblici e sul debito greco che - come annuncia lo stesso Tsipras - ha "superato il 180%".

La riduzione degli sprechi
Il nuovo primo ministro greco però annuncia anche una serie di misure per ridurre gli sprechi: tagli ai benefici per i politici, vendita di uno degli aerei del primo ministro e di 800 auto blu, la riorganizzazione della TV statale Nerit, un taglio del 30% dei funzionari del Megaro Maximou, il palazzo dove ha sede il governo, e quello del 40% del numero degli agenti di polizia preposti alla sicurezza dell'edificio. 

Cittadinanza agli immigrati di seconda generazione
Sul fronte dell'immigrazione, Tsipras annuncia che il suo governo concederà la cittadinanza greca agli immigrati di seconda generazione. Per far ciò, aggiunge Tsipras, la Direzione Generale per l'Immigrazione è stata trasformata in ministero ed ha fra i suoi obiettivi primari quello di preparare un'apposita legge per dare la nazionalità greca ai ragazzi stranieri nati e cresciuti nel Paese.

"Chiedere le riparazioni di guerra alla Germania"
Alla fine del discorso Tsipras sgancia la bomba delle "riparazioni di guerra della Germania", che secondo il neo premier greco "è un obbligo storico chiedere". Il riferimento è al 50% debito che venne abbonato nel 1953 alla Germnia Federale per i danni dovuti dalla Germania nazista da tutti i Paesi, inclusa la Grecia. "Il nostro obbligo storico - continua - è reclamare il prestito (che il III Reich obbligò l'allora banca centrale ellenica a versare, ndr) e le riparazioni per l'occupazione" tedesca durata 4 anni.