MONDO
La cerimonia
Tunisia, riapre museo del Bardo dopo l'attentato: al primo piano i segni dei proiettili
La riapertura solo ad autorità e giornalisti. Quella al pubblico è stata rinviata a domenica per motivi di sicurezza e logistici. Fuori del museo migliaia di manifestanti del World Social Forum hanno partecipato alla "marcia dei popoli contro il terrorismo"
Un concerto di archi e una coreografia di bandiere. Con questa cerimonia ha riaperto i battenti - ma solo per autorità e giornalisti - il museo del Bardo di Tunisi, duramente colpito dall'attentato di mercoledì scorso. Una cerimonia accompagnata dalla danza di un gruppo di giovani. L'apertura al pubblico avverrà domenica.
Davanti al museo centinaia di persone con bandiere e striscioni per salutare la riapertura della struttura. Presente anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che ha portato una corona di fiori in memoria delle vittime.
Al primo piano i segni della violenza terroristica, con enormi buchi dei proiettili nel muro e nelle vetrate. Accanto si trovano le sale dei mosaici per cui è famoso il museo, opere di una magnificenza spettacolare, che hanno fortunatamente resistito perfettamente alla furia delle armi.
Fuori del museo migliaia di manifestanti del World Social Forum hanno partecipato alla "marcia dei popoli contro il terrorismo".
Davanti al museo centinaia di persone con bandiere e striscioni per salutare la riapertura della struttura. Presente anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che ha portato una corona di fiori in memoria delle vittime.
Al primo piano i segni della violenza terroristica, con enormi buchi dei proiettili nel muro e nelle vetrate. Accanto si trovano le sale dei mosaici per cui è famoso il museo, opere di una magnificenza spettacolare, che hanno fortunatamente resistito perfettamente alla furia delle armi.
Fuori del museo migliaia di manifestanti del World Social Forum hanno partecipato alla "marcia dei popoli contro il terrorismo".