MONDO
La telefonata
Turchia, Biden a Erdogan: "Vogliamo relazioni costruttive per gestire disaccordi"
Casa Bianca: "Deciso incontro bilaterale a margine vertice Nato di giugno"
di Tiziana Di Giovannandrea
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto una conversazione telefonica con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan per esprimergli "il suo interesse in relazioni bilaterali costruttive con aree allargate di cooperazione ed una effettiva gestione dei disaccordi".
La notizia della conversazione telefonica è stata resa nota dalla Casa Bianca riferendo anche che i due leader hanno deciso di avere "un incontro bilaterale ai margini del summit della Nato a giugno per discutere un'ampia gamma di questioni bilaterali e regionali".
La telefonata tra i due leader è avvenuta dopo che la stampa americana ha anticipato che il presidente Biden potrebbe, il 24 aprile, annunciare il riconoscimento del genocidio armeno: l'uccisione durante la Prima Guerra Mondiale di circa 1,5 milioni di civili armeni da parte dell'Impero Ottomano.
Il presidente degli Stati Uniti ha promesso di farlo durante la campagna elettorale e il 24 aprile è il 106° anniversario dall'inizio del sistematico sterminio del popolo armeno.
Erdogan, da parte sua, da sempre afferma che il massacro degli armeni, commesso durante la Prima Guerra Mondiale, non si possa configurare come un genocidio. "La Turchia continuerà a difendere la verità contro il cosiddetto il genocidio degli armeni e quelli che sostengono questa diffamazione", ha dichiarato il presidente turco.
L'attesa telefonata è avvenuta a più di tre mesi dall'insediamento, come 46° presidente degli Stati Uniti, di Biden il 20 gennaio. Erdogan, che ha goduto di buoni rapporti con l'ex presidente Donald Trump, quasi sicuramente non gradirà un eventuale annuncio da parte di Biden del riconoscimento del genocidio armeno.
Il resoconto della chiamata della Casa Bianca non ha fatto menzione del problema.
La notizia della conversazione telefonica è stata resa nota dalla Casa Bianca riferendo anche che i due leader hanno deciso di avere "un incontro bilaterale ai margini del summit della Nato a giugno per discutere un'ampia gamma di questioni bilaterali e regionali".
La telefonata tra i due leader è avvenuta dopo che la stampa americana ha anticipato che il presidente Biden potrebbe, il 24 aprile, annunciare il riconoscimento del genocidio armeno: l'uccisione durante la Prima Guerra Mondiale di circa 1,5 milioni di civili armeni da parte dell'Impero Ottomano.
Il presidente degli Stati Uniti ha promesso di farlo durante la campagna elettorale e il 24 aprile è il 106° anniversario dall'inizio del sistematico sterminio del popolo armeno.
Erdogan, da parte sua, da sempre afferma che il massacro degli armeni, commesso durante la Prima Guerra Mondiale, non si possa configurare come un genocidio. "La Turchia continuerà a difendere la verità contro il cosiddetto il genocidio degli armeni e quelli che sostengono questa diffamazione", ha dichiarato il presidente turco.
L'attesa telefonata è avvenuta a più di tre mesi dall'insediamento, come 46° presidente degli Stati Uniti, di Biden il 20 gennaio. Erdogan, che ha goduto di buoni rapporti con l'ex presidente Donald Trump, quasi sicuramente non gradirà un eventuale annuncio da parte di Biden del riconoscimento del genocidio armeno.
Il resoconto della chiamata della Casa Bianca non ha fatto menzione del problema.