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MONDO

Si segue la pista Isis

Turchia, attacco kamikaze all'aeroporto di Istanbul: 36 morti e 147 feriti

Decine di vittime all'aeroporto Ataturk di Istanbul dove un commando di 3 (forse 7) persone ha aperto il fuoco sulla folla al terminal internazionale. Poi 3  di loro si sono fatti saltare in aria al parcheggio dei taxi. Tra i feriti anche cittadini stranieri. In corso le verifiche della Farnesina

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Prime immagini dall'aeroporto Ataturk di Istanbul
Sarebbero cittadini stranieri i kamikaze che si sono fatti esplodere ieri sera all'aeroporti di Istanbul, riferiscono fonti delle indagini. Si è conclusa l'autopsia sui loro corpi, ma le identità non sono ancora state rese note. L'attacco ieri sera introno alle 22 ora locale, quando almeno 3 terroristi (forse sette) armati di kalashnikov hanno aperto il fuoco ai controlli di sicurezza nella zona degli arrivi dell'aeroporto Ataturk, provocando 36 morti e 147 feriti. Poco dopo, si sono fatti saltare in aria durante uno scontro a fuoco con la polizia al parcheggio dei taxi. Allo stato attuale però l'unica certezza, purtroppo, riguarda il numero delle vittime perchè la dinamica degli avvenimenti è ancora poco chiara. Secondo fonti della polizia il commando sarebbe stato composto da 7 persone, di cui altre 3 sarebbero in fuga e una donna sarebber stata arrestata. 
Identificate 27 vittime dell'attacco. Lo riferisce la tv privata Ntv, secondo cui 18 sono state consegnate ai familiari per celebrarne i funerali. Fonti di sicurezza turche riferiscono che ci sarebbero almeno 1 iraniano e 1 ucraino tra le 36 vittime accertate. Il ministero degli Esteri di Mosca, fa sapere che tra i feriti c'è un cittadino russo, spiegando che le sue condizioni sono stabili. Non ci sarebbero, invece italiani, tra le vittime, lo riporta l'Ansa citando fonti consolari. I passeggeri italiani in transito si trovano in alberghi della città in attesa dei loro voli. Altri hanno deciso di provare a partire  all'altro aeroporto di Istanbul, Sabiha Gokcen, che si trova sulla sponda asiatica della metropoli.

Riaperto lo scalo, almeno 1/3 voli cancellati
L'aeroporto Ataturk di Istanbul è stato parzialmente riaperto, le attività nello scalo risultano tuttavia fortemente ridotte: almeno 1/3 dei voli, secondo quanto riportano media locali, risulta al momento cancellato, mentre decine di altri sono segnalati con forti ritardi. Avviata anche la conta dei danni nella parte dello scalo finita sotto attacco, in particolare la zona degli arrivi del terminal internazionale, dove anche alcune pannelli di copertura appaiono danneggiati.

Ripresi voli Usa da e per Turchia
Le autorità americane hanno revocato il blocco dei voli Usa verso Istanbul e viceversa, scattato dopo l'attacco all'aeroporto della capitale turca e durato diverse ore. Lo riferiscono fonti Usa, secondo cui al momento in cui è iniziato il blocco, 10 passeggeri americani erano in volo. I passeggeri Usa, fanno sapere le stesse fonti, ora sono tutti atterrati.

Fiumicino, sicurezza già ai massimi livelli
All'aeroporto di Fiumicino resta alto il livello di sicurezza, già elevato dopo gli attentati nell'aeroporto di Bruxelles del marzo scorso. Pattuglie di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sorvegliano lo scalo sia dentro le aerostazioni, particolarmente affollate, specie vicino alle biglietterie della compagnia Turkish, sia nell'area esterna e lungo il sedime aeroportuale. Per quanto riguarda i voli per Istanbul, per ora, risulta cancellato solo un collegamento della Turkish, la cui partenza era programmata alle 10:30. Circa una cinquantina i passeggeri coinvolti, che ora la compagnia sta cercando di riproteggere su uno degli altri tre voli operativi tra le 15 e le 22. 

Attentatori giunti in aeroporto a bordo di taxi
Dalle prime indicazioni fornite nella notte dal primo ministro turco Binali Yildirim "tre attentatori si sono fatti esplodere dopo aver aperto il fuoco" con Kalashnikov nell'area del terminal riservato ai voli internazionali. I tre, sempre secondo quanto ha riferito il premier, sarebbero arrivati in zona a bordo di un taxi. 

Almeno tre esplosioni
Le esplosioni udite nello scalo sono state almeno 3.  Alcuni testimoni raccontano di scene drammatiche con feriti portati via anche in taxi. Non si hanno ancora notizie sull'identità delle persone coinvolte. L'aeroporto Ataturk ha un doppio sistema di controlli di sicurezza, il primo dei quali all'ingresso dello scalo, ancor prima di arrivare ai banchi di accettazione. E' lì che è avvenuto almeno uno degli attacchi, mentre spari sono stati uditi anche in un parcheggio vicino. L'azione terroristica è stata confermata direttamente dal ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag.

Il primo ministro turco Binali Yildirim afferma che finora tutte le indicazioni suggeriscono che ci sia la mano dell'Isis dietro all'attacco all'aeroporto. Yildirim spiega che gli aggressori sono arrivati all'aeroporto in taxi e si sono fatti esplodere dopo aver aperto il fuoco. Alla domanda se un quarto aggressore possa essere fuggito, ha detto che le autorità non hanno tale valutazione ma stanno prendendo in considerazione ogni possibilità. Il premier turco ha aggiunto che tra le vittime ci sono alcuni stranieri e che molti tra i feriti hanno lesioni lievi, ma altri sono in gravi condizioni. Yildirim fa notare infine come l'attacco arrivi mentre la Turchia sta avendo successo nella lotta al terrorismo e sta cercando di normalizzare i rapporti con i paesi vicini come la Russia e Israele.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato l'attacco, ricordando che è avvenuto durante il mese sacro islamico del Ramadan. Messaggi di solidarietà sono giunti alla Turchia da tutto il mondo. 

Il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon ha condannato "l'attacco terroristico" di ieri sera all'aeroporto Ataturk di Istanbul, chiedendo che i responsabili siano identificati e portati davanti alla giustizia.

"Tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa devono rimanere uniti nella lotta contro il terrorismo e nella difesa dei nostri valori comuni". Lo ha detto Thorbjorn Jagland, segretario generale del Consiglio d'Europa, condannando l'attentato suicida all'aeroporto di Istanbul. Jagland ha poi espresso vicinanza ai "cittadini di Istanbul, alla popolazione turca e al governo turco".

Un messaggio di vicinanza e cordoglio è arrivato dal primo ministro Renzi:"Voglio esprimere solidarietà e vicinanza al popolo turco. Quel che sta avvenendo a Istanbul conferma la necessità di una risposta forte e coesa al terrorismo. Esprimo a nome del governo e del popolo italiano solidarietà al popolo turco".