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MONDO

Cosa cambia nell'equilibrio dei poteri

Turchia, i nuovi poteri del sultano

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La riforma Costituzionale approvata sul filo dalla Turchia aumenta notevolmente i poteri del Presidente della Repubblica e restringe quelli del Parlamento. Con la vittoria del sì, il presidente in carica, Recep Tayyip Erdogan, esce notevolmente rafforzato e potrà, in teoria, continuare a rimanere al potere fino al 2029. L'esecutivo sarà totalmente concentrato nelle mani del presidente e sparirà la figura del premier. Per gli avversari il nuovo sistema non avrà alcun contrappeso, aprendo la strada a un regime autocratico.

Questi i principali cambiamenti previsti dalla riforma:
- Abolizione della carica di primo ministro, con trasferimento dei poteri al presidente, che diviene così capo di Stato e di Governo. Il presidente nomina i ministri e altri alti funzionari, senza necessità di consultare o di ottenere l'approvazione del Parlamento. Si elimina inoltre la possibilità che i ministri possano perdere la carica in seguito a una mozione di censure

- Il presidente può esercitare il potere esecutivo al di fuori del Parlamento attraverso decreti vincolanti, che possono però essere sostituiti o annullati a posteriori dal Parlamento stesso. Il presidente può, come ora, bloccare le leggi del Parlamento, ma per sollevare il veto diviene necessaria la maggioranza semplice di tutta l'Assemblea e non solo dei deputati presenti, come nell'attuale sistema

- Il capo di Stato nomina quattro dei tredici membri del Consiglio superiore dei giudici e dei pubblici ministeri, oltre al ministro della Giustizia e al suo segretario di Stato, che fanno a loro parte dell'organo incaricato di nominare giudici e pubblici ministeri. Il Parlamento ne nomina invece sette. Finora, 11 degli attuali 22 membri venivano eletti dai guidici e dai pubblici ministeri e 4 dal presidente

- Il capo di Stato decide le nomine dei rettori universitari

- Il presidente può appartenere a un partito politico e guidarlo

- Si introduce la carica di vicepresidente come rappresentante o possibile sostituto del capo di Stato

- Le interrogazioni parlamentari possono essere presentate solo per iscritto a un ministro o al vicepresidente

- Il Parlamento e il presidente della Repubblica sono eletti dal popolo nello stesso giorno e con cadenza quinquennale. L'età minima per essere eletti come deputati scende da 25 a 18 anni, mentre il numero dei seggi aumenta da 550 a 600

- Il capo di Stato può sciogliere il Parlamento in qualsiasi momento, ed entrambi possono convocare elezioni anticipate, anche se l'Assemblea ha bisogno di tre quinti dei voti per farlo. In entrambi i casi si tornano a votare congiuntamente il presidente e il Parlamento. Il mandato del presidente è limitato a due mandati di cinque anni l'uno, ma se il parlamento convoca elezioni anticipate durante il secondo mandato presidenziale, il capo di Stato può presentarsi alle nuove elezioni, dando il via a un nuovo conteggio di cinque anni

- Si introduce la possibilità di mettere sotto indagine il presidente non solo per altro tradimento, ma per qualsiasi altro delitto. Perché si apra l'indagine, però, è necessario che si esprimano a favore i due terzi di tutti i deputati dell'Assemblea

Dopo l'esito del voto, Erdogan ha buone chances di diventare il politico più longevo della storia della Turchia superando anche il padre della patria Mustafa Kemal Ataturk. L'entrata in vigore della nuova Costituzione nel 2019 azzererà il primo mandato del presidente consentendogli di restare in sella fino al 2029. Orizzonte esteso al 2034 in caso di scioglimento anticipato del Parlamento.