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CULTURA

Danneggiamento aggravato

Turista incide una "K" sugli antichi mattoni del Colosseo: arresto e multa di 20mila euro

Un turista russo ieri ha rovinato le mura al pian terreno dell'anfiteatro Flavio. Oggi è stato processato per direttissima: condannato a quattro mesi di reclusione con pena sospesa

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La lettera K su un muro interno del Colosseo incisa da un turista russo, Roma (ANSA)
Roma
La lettera K incisa sul muro del Colosseo, in totale spregio dell’importanza storica e culturale del monumento, è costata l’arresto e una multa di 20mila euro a un turista russo di 42 anni.

Processo per direttissima
L’uomo ieri ha inciso con un sasso la K al pian terreno dell’anfiteatro Flavio. Questa mattina è stato processato per direttissima: è stato condannato a quattro mesi di reclusione con pena sospesa ed entro tre mesi dovrà pagare la multa di 20mila euro.    
La lettera 'K' sull'anfiteatro Flavio
K.A. (queste le iniziali del turista) ieri mattina stava visitando il Colosseo con un gruppo di amici. Alle 10.30 ha preso una pietra appuntita, forse trovata direttamente nell'Anfiteatro, e ha inciso la lettera K su una struttura muraria in laterizio di restauro che si trova nell'anello interno del Colosseo al piano terra. Mentre stava incidendo la lettera, larga 17 centimetri e alta 25 centimetri, il turista è stato notato da una assistente alla vigilanza. Sono stati così chiamati i carabinieri che lo hanno identificato e denunciato.

L'arresto
Nel pomeriggio di ieri il pubblico ministero ha deciso per l'arresto - e non per una semplice denuncia per danneggiamenti - a causa “dell'ingente danno" provocato a un monumento di grande interesse storico e artistico che compromette "la conservazione e l'immagine":  il reato è diventato così 'danneggiamento aggravato'.

Il parere della Soprintendenza
"Secondo i tecnici della Soprintendenza intervenuti per una prima stima della lesione - ha spiegato il Soprintendente Mariarosaria Barbera - il danno cagionato al monumento, indipendentemente dal supporto, che è moderno, è notevole. L'incisione, infatti, ha asportato una parte della superficie della struttura e, inoltre, ne compromette la conservazione e l'immagine”.      

Il quinto caso nel 2014
L'arresto potrebbe diventare un monito per i turisti e soprattutto i futuri visitatori dell'Anfiteatro Flavio che arrivano a Roma con l'incivile intenzione di lasciare una traccia indelebile del loro passaggio sul monumento o la voglia di portarsi a casa un pezzo di storia. Nel 2014 c'è stato un incremento di questi casi che hanno visto protagonisti i turisti stranieri: il russo è il quinto visitatore del Colosseo segnalato alle autorità di polizia giudiziaria. Nel corso dell'anno sono stati sorpresi in azione due australiani, padre e figlio (l'11 gennaio) e due adolescenti, un canadese (il 17 marzo) e un brasiliano (il 20 maggio), tutti fino ad oggi denunciati.

I precedenti
Ci sono stati poi altri casi di turisti che hanno dimostrato poco rispetto per il valore storico artistico dei monumenti italiani, come i giovani francesi che hanno fatto il bagno nudi nella fontana del quartiere romano Monti, o la donna tedesca che ha distrutto una sedia del '500 in una villa Toscana o l'uomo che ha rubato una parte di un mosaico a Pompei "per avere un ricordo".