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Twitter: bando ai contenuti "disumanizzanti"

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Twitter ha modificato le regole sui contenuti accettati sulla piattaforma. Non saranno più consentiti quelli "disumanizzanti". Il concetto non è immediato. E infatti Twitter ha provato a spiegare il suo significato in un lungo post. In generale, un contenuti "disumanizza" qualcuno quando "lo tratta come meno di un essere umano". Cioè quando riduce una persona, spiega il social network, a un "gruppo identificabile" cui appartiene o a una sua caratteristica. Alcuni di questi contenuti sono già vietati: Twitter proibisce "attacchi diretti o minacce sulla base di razza, etnia, origine nazionale, orientamento sessuale, genere, identità di genere, affiliazione religiosa, età, disabilità, o malattia grave".     

La disumanizzazione è però un concetto più ampio, sfumato e, soprattutto, più complicato da definire. Perchè non è un mero insulto. Ecco allora la definizione che Twitter da' di questo nuovo parametro. La disumanizzazione è "il linguaggio che tratta gli altri come meno che umani. Può avvenire quando agli altri vengono negate qualità o natura umane. Gli esempi - continua Twitter - possono includere il confronto di gruppi con animali e virus o la riduzione di gruppi ai loro genitali". Per essere più chiari: è "disumanizzante" dire che i migranti sono bestie. Ma potrebbe essere "disumanizzante" anche il riferimento alle dimensioni del sesso delle persone di colore. O ridurre una donna solo alla sua sfera sessuale.

"Con questo cambiamento - spiega Twitter - vogliamo contrastare l'incitamento all'odio, includendo contenuti che disumanizzano gli altri in base alla loro appartenenza ad un gruppo identificabile, anche quando il materiale non include un obiettivo diretto". Cioè anche in assenza di un insulto esplicito. Perchè "molti studi hanno rilevato la relazione tra disumanizzazione e violenza". Resta però la difficoltà di distinguere ciò che è "disumanizzante". Tanto che Twitter vorrebbe l'aiuto degli iscritti.

In fondo al post in cui descrive questa novità, c'è infatti un questionario che chiede agli utenti se il concetto sia abbastanza chiaro e invita a scrivere casi concreti e suggerimenti per definirne i confini.