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MONDO

Ottenuta una sintesi parziale dell'autopsia

Uccisione Regeni. La Farnesina ha ricevuto i primi documenti dall'Egitto

'Primo passo utile' ma mancano altri materiali richiesti. Nei documenti ci sono interrogatori di testimoni e il traffico telefonico del ricercatore italiano. Documenti consegnati sono in arabo, mancano filmati

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L'Ambasciata italiana al Cairo ha ricevuto una nota verbale con la quale il Ministero degli Esteri egiziano ha trasmesso alcuni dei materiali investigativi richiesti nelle scorse settimane dal governo italiano attraverso canali diplomatici. Non risultano essere stati ancora consegnati altri materiali informativi richiesti dalle note verbali della nostra Ambasciata. Si tratta di un primo passo utile. La Farnesina ritiene tuttavia che la collaborazione investigativa debba essere sollecitamente completata.

"I materiali - si legge nella nota della Farnesina - sono stati immediatamente messi a disposizione del team investigativo italiano che opera al Cairo su mandato della Procura della Repubblica di Roma".
   
"La Farnesina prende atto della consegna di una parte del materiale richiesto. Si tratta in particolare di informazioni relative a interrogatori di testimoni da parte delle autorità egiziane, al traffico telefonico del cellulare di Giulio Regeni e a una parziale sintesi degli elementi emersi dall'autopsia".
   
"Non risultano essere stati ancora consegnati altri materiali informativi richiesti dalle note verbali della nostra Ambasciata - si sottolinea -. Si tratta di un primo passo utile. La Farnesina ritiene tuttavia che la collaborazione investigativa debba essere sollecitamente completata nell'interesse dell'accertamento della verità", conclude la nota.

Tutto il materiale consegnato oggi dalle autorità egiziane all'ambasciata italiana al Cairo sul caso Regeni è in lingua araba, secondo quanto si apprende da fonti qualificate. Personale dell'ambasciata è dunque al lavoro per tradurre i documenti che, a quanto pare, non conterrebbero neanche un elenco di quale delle testimonianze raccolte dagli inquirenti egiziani sono state consegnate. Si tratterebbe dunque, per chi indaga, di materiale parziale ed incompleto.

Gentiloni: 'speriamo in cooperazione più seria'
"Sentiamo il dovere di scoprire la verita' e di sapere chi sono i responsabili della morte di Regeni. Abbiamo chiesto al governo egiziano di cooperare. Speriamo che questa cooperazione finora limitata diventi piu' seria": cosi' il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, intervenuto al Council on Foreign Relations di New York e' tornato sul caso del ricercatore italiano ucciso in Egitto.