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MONDO

Possibili anche sanzioni e blocco dei visti

Crisi ucraina, gli Usa: "La Russia rischia il posto nel G8"

Il segretario di Stato ribadische che se la Russia non fermerà le sue azioni in Crimea ci saranno "serie conseguenze". Martedì la visita a Kiev. Il Tesoro Usa a Kiev: disposti a sostituire la Russia come primo finanziatore-garante

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John Kerry, segretari odi Stato americano
Washington
Il posto nel G8, il blocco dei visti, fino all'isolamento totale. Questo rischia la Russia, secondo il segretario di Stato Usa, che ha elencato le sanzioni possibili durante il programma della Cbs 'Face the Nation'.

"Serie conseguenze" per la Russia
John Kerry sottolinea che se la Russia non fermerà le sue azioni in Crimea ci saranno "serie conseguenze" sia con gli Usa sia con gli altri Paesi occidentali e ha spiegato che Washington sta valutando sanzioni come il "blocco dei visti" per gli esponenti del governo russo, il "congelamento dei beni e l'isolamento commerciale". Gli Usa e altri Paesi, ha avvertito il segretario di Stato, "sono preparati ad andare fino in fondo per isolare la Russia". Mosca, ha spiegato, "rischia il suo posto all'interno del G8", aggiungendo che "può fare delle scelte che possono disinnescare la crisi". La Russia, ha accusato Kerry, "si sta comportando come nel IX Secolo, invadendo un altro Paese con un pretesto completamente inventato".

Martedì la visita a Kiev
Intanto il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che Kerry sarà martedì a Kiev. L'obiettivo è sottolineare l'appoggio politico ed economico all'Ucraina, come ha riferito un funzionario americano all'agenzia Reuters.

L'offerta per l'Ucraina: "Primo finanziatore"
Da parte del Tesoro, invece, arriva la comunicazione che gli Stati Uniti sono disposti a sostituire la Russia come primo finanziatore-garante delle disastrate casse ucraine, per consentire al nuovo corso di Kiev di uscire dalla crisi. Il ministro Jack Lew ha detto che "gli Usa sono preparati a lavorare con i propri partner bilaterali (direttamente Kiev) e multilaterali (Fmi) per fornire all'Ucraina tutto il sostegno (economico) di cui ha bisogno". Non è però chiaro se Washington è pronto a girare a Kiev i 15 miliardi di dollari promessi da Mosca al presidente deposto Viktor Yanukovich (grazie ai quali lo scorso 24 novembre scelse la Russia invece dell'Ue), di cui ne sono arrivati finora 3, o se intenda farsi carico come garante dei 35 miliardi di dollari di cui il nuovo governo ucraino ha detto di aver bisogno entro il 2015.