MONDO
Dopo gli scontri a Donetsk
Ucraina, la controffensiva di Kiev a est: 30 morti tra i filorussi di Lugansk
Liberato l'aeroporto della regione dopo intensi combattimenti. Incontro al Maracanà tra Putin e la Merkel. Il presidente americano Obama al telefono con il premier Cameron: "Stop immediato al flusso di armi dalla Russia"

Continua la controffensiva di Kiev per riconquistare l'est del paese. Dopo Donetsk, l'esercito ucraino è arrivato a Lugansk dove, dopo intensi combattimenti, è riuscito a sbloccare l'aeroporto occupato da settembre. Gli attacchi di artiglieria hanno causato 30 morti tra i filorussi nel villaggio di Aleksandrovka, non lontano dal confine con la Russia. Perdite che si aggiungono alle 12 di sabato registrate tra Donetsk e Mariika, anche se non è stato precisato se si tratti unicamente di civili o anche di militari. Un'escalation che ha costretto il presidente ucraino Poroshenko ad annullare il suo viaggio a Rio de Janiero, facendo saltare anche l'eventualità di un incontro con Vladimir Putin. Il presidente russo al Maracanà ha invece incontrato la tedesca Angela Merkel: insieme hanno ribadito la necessità d'un cessate il fuoco immediato e di negoziati diretti, anche in videoconferenza.
Nel corso di un colloquio telefonico, il presidente americano Barack Obama e il premier britannico David Cameron hanno "espresso preoccupazione" per la violenza in Ucraina orientale e si sono detti d'accordo sulla necessità che la Russia intraprenda "passi immediati" per allentare la tensione. "Passi - si legge una nota della Casa Bianca - che sono già stati chiaramente comunicati alla Russia, pur senza progressi.
Casa Bianca: stop immediato armi dalla Russia
In particolare, specifica la Casa Bianca, Obama e Cameron hanno sottolineato la necessità di un immediato stop al flusso di armi e combattenti russi attraverso la frontiera, della realizzazione di un effettivo ed efficace meccanismo di monitoraggio Osce della frontiera, di una roadmap per colloqui del gruppo di contatto e il rilascio di tutti gli ostaggi.
Filorussi, giornalista rapito trovato ucciso
Serghei Dolgov, un giornalista di Mariupol sequestrato il 18 giugno scorso, è stato trovato morto vicino a Dnipropetrovsk: lo ha reso noto su Facebook Konstatin Dolgov, co-presidente dell'organizzazione separatista filorussa Fronte popolare Novorossia, secondo il quale dopo il rapimenti il suo omonimo sarebbe stato portato a Dnipopetrovsk e torturato.
Mosca, oltre 30 mila ucraini ci chiedono asilo
Oltre 30 mila ucraini hanno chiesto lo status di rifugiato o l'asilo politico in Russia in seguito al conflitto in corso nell'est del Paese: lo ha reso noto il capo del servizio federale per l'immigrazione Konstantin Romodanovsky in un incontro a Mosca con Vincent Cochetel, direttore dell' ufficio per l'Europa dell'alto commissario per i rifugiati dell'Onu. Circa 500 mila ucraini, ha aggiunto Romodanovsky, hanno invece scelto di stare nelle regioni russe di confine e 130 mila hanno chiesto un soggiorno più lungo.
Nel corso di un colloquio telefonico, il presidente americano Barack Obama e il premier britannico David Cameron hanno "espresso preoccupazione" per la violenza in Ucraina orientale e si sono detti d'accordo sulla necessità che la Russia intraprenda "passi immediati" per allentare la tensione. "Passi - si legge una nota della Casa Bianca - che sono già stati chiaramente comunicati alla Russia, pur senza progressi.
Casa Bianca: stop immediato armi dalla Russia
In particolare, specifica la Casa Bianca, Obama e Cameron hanno sottolineato la necessità di un immediato stop al flusso di armi e combattenti russi attraverso la frontiera, della realizzazione di un effettivo ed efficace meccanismo di monitoraggio Osce della frontiera, di una roadmap per colloqui del gruppo di contatto e il rilascio di tutti gli ostaggi.
Filorussi, giornalista rapito trovato ucciso
Serghei Dolgov, un giornalista di Mariupol sequestrato il 18 giugno scorso, è stato trovato morto vicino a Dnipropetrovsk: lo ha reso noto su Facebook Konstatin Dolgov, co-presidente dell'organizzazione separatista filorussa Fronte popolare Novorossia, secondo il quale dopo il rapimenti il suo omonimo sarebbe stato portato a Dnipopetrovsk e torturato.
Mosca, oltre 30 mila ucraini ci chiedono asilo
Oltre 30 mila ucraini hanno chiesto lo status di rifugiato o l'asilo politico in Russia in seguito al conflitto in corso nell'est del Paese: lo ha reso noto il capo del servizio federale per l'immigrazione Konstantin Romodanovsky in un incontro a Mosca con Vincent Cochetel, direttore dell' ufficio per l'Europa dell'alto commissario per i rifugiati dell'Onu. Circa 500 mila ucraini, ha aggiunto Romodanovsky, hanno invece scelto di stare nelle regioni russe di confine e 130 mila hanno chiesto un soggiorno più lungo.