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MONDO

Il cancelliere tedesco telefonata all'ex primo ministro appena scarcerato

Ucraina, Yanukovich fugge in elicottero. Corteo filorusso a Sebastopoli. Merkel chiama Tymoshenko

Il giorno dopo "il crollo della dittatura" Fmi e Ue pensano agli aiuti economici. Libera e applaudita, la leader arancione annuncia un incontro con il cancelliere tedesco ma esclude la possibilità di fare il primo ministro. Il suo uomo di fiducia e capo del Parlamento, Oleksandr Turcinov, nominato anche presidente e premier ad interim. Destituito, Yanukovich fugge in elicottero. Manifestanti antieuropeisti in Crimea

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Yulia Tymoschenko
Yanukovich fugge in elicottero mentre il Fondo Monetario Internazionale e Unione europea sono pronti a sostenere economicamente la fase di normalizzazione dell'Ucraina.

La fuga dell'ormai ex presidente ucraino Yanukovich, è stata ripresa in un video. Le immagini in bianco e nero trasmesse dalla tv ucraina Kanal 5 si riferiscono a poche ore prima che il Parlamento ne votasse la destituzione. Si vede la scorta che carica i bagagli sul velivolo, poi Yanukovich scende da una berlina e sale sul mezzo che poco dopo decolla. Nonostante la fuga i suoi sostenitori non mollano: a Sebastopoli, in Crimea, dove fa base la flotta russa, circa 2.000 manifestanti hanno aderito all'appello a dimostrare lanciato dai movimenti pro-russi: a Kiev "hanno preso il potere i fascisti" è lo slogan dei dimostranti che sbandieravano bandiere ucraine, russe e della flotta del Mar Nero. "Il nuovo potere vuole privare i russi dei propri diritti e della cittadinanza", ha detto uno degli oratori dal palco sulla piazza centrale della città. A Kharkiv, sempre nella russofona Ucraina orientale, una folla di cittadini ucraini filorussi si è schierata a difesa di una statua di Lenin. Migliaia di antigovernativi bloccano però l'ingresso del palazzo del governatore regionale. 

Intanto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha avuto un colloquio telefonico con la leader dell'opposizione ucraina, Yulia Tymoshenko, sollecitandola "a lavorare per l'unità del Paese" ed è stato concordato anche un incontro tra Merkel e Tymoshenko che si dovrebbe tenere "molto presto". Anche il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con la Merkel per discutere della situazione in Ucraina, in cui è emerso la necessità di preservare l'integrità territoriale, condivisa anche dagli Stati Uniti.
Nel frattempo la stessa Tymoshenko, in un comunicato pubblicato sul sito web del suo partito, ha escluso una sua candidatura come primo ministro: "Vi chiedo di non considerare la mia candidatura a primo ministro".

Tutto questo poche ore dopo che l'uomo di fiducia e braccio destro di Yulia Tymoshenko,  Oleksandr Turcinov, è stato designato come presidente ad interim, successore a tempo di Yanukovich. In questo modo accentra su di sé tre cariche cruciali: capo del Parlamento, premier (sempre ad interim) e capo dello stato. E sempre dal Parlamento è arrivato un segnale di rottura con il regime di Yanukovich: la Verchovna Rada ha abrogato una legge sulla lingua approvata appena due anni fa e che aveva fatto diventare il russo lingua ufficiale in metà del Paese. Yanukovich è stato scaricato anche dal suo movimento, il Partito delle Regioni, che lo ha definito responsabile delle violenze e accusato di tradimento. 

Aiuti in vista dall'FMI e dall'Unione Europea. La Ashton a Kiev nelle prossime ore
A parlare di aiuti è stato il direttore generale del Fondo Monentario, Christine Lagarde: "L'FMI è pronto a sostenere Kiev" - insieme all'Unione Europea sta infatti valutando quali siano le necessità del Paese per uscire dalla crisi che - assicura il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi - resterà entro i suoi confini, senza pericoli di contagio. 

Riunito a Sydney il G20 - da cui Pier Carlo Padoan è partito in anticipo per giurare in Italia come ministro - ha espresso preoccupazione per la situazione in Ucraina. In particolare il commissario Ue agli Affari Economici Olli Rehn, anch'egli a Sydney, ha fatto sapere che è in corso una valutazione delle necessità dell'Ucraina, sulle basi della quale verranno modulati gli aiuti. Più diretto il cancelliere britannico George Osborne secondo cui bisognerebbe "avere pronto il libretto degli assegni" una volta ristabilita la legittimità politica. Per il il commissario europeo al Commercio, Karel De Gucht, Unione europea e Ucraina sigleranno un accordo sul commercio una volta che si sarà formato il nuovo governo a Kiev. Quell'accordo con Bruxelles che ha rappresentato il punto di inizio della crisi ucraina a novembre scorso. Ed è atteso a Kiev l'arrivo del capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton. Dall'altra parte della barricata c'è la Russia, da sempre vicino a Yanukovich, che adesso ha congelato i miliardi di aiuti promessi all'ormai ex presidente.  

Appello alla calma della Nato
Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha lanciato un appello "alla calma e alla moderazione" in Ucraina, dopo la fuga da Kiev del presidente filo-russo Viktor Yanukovich. "Il popolo ucraino deve decidere il proprio futuro in libertà e democrazia", ha affermato in una nota il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Anders Fogh Rasmussen, "continuo a chiedere calma e moderazione alle parti perché si possano concentrare nel preservare la democrazia, la stabilità e la prosperità attraverso il dialogo pacifico e le elezioni". Rasmussen ha sottolineato l'importanza della scelta dell'esercito ucraino di non intervenire nella crisi politica e ha auspicato che "continui così". 

Yulia Tymoshenko in una Piazza Maidan in festa e Yanukovich in fuga
Dopo il crollo del regime Piazza Maidan ha esultato e accolto Yulia Tymoshenko, di nuovo libera e tornata a Kiev: “La dittatura è caduta” sono state ieri sera le sue prime parole dal palco, riferendosi alla fuga del presidente Yanukovich. L'ex presidente, dopo il voto di impeachment da parte del Parlamento che lo ha destituito, si è rifugiato nella Ucraina russofona. Di lui, dopo il volo in elicottero, si sono poi perse le tracce. La fuga è stata tentata anche dall'ex ministro dell’Interno, Vitaly Zakharchenko, fermato dalle guardie di frontiera. Difficlmente altri ex responsabili del governo ucraino riusciranno a scappare: lungo le arterie che portano all'aeroporto di Kiev i manifestanti hanno creato improvvisati checkpoint dove, armati di mazze e bastoni, controllano le auto per impedire che i 'ricercati' lascino il Paese. Con loro hanno degli elenchi con le foto dei responsabili dell'ex governo.

Presidenziali il 25 maggio
Insieme alla deposizione è arrivata anche la decisione del Parlamento di anticipare al 25 maggio (il mandato di Yanukovich sarebbe scaduto nel marzo del prossimo anno) le presidenziali. Da Kharkiv, Yanukovich però ha gridato al "colpo di Stato", definendo "illegittimo" il Parlamento di Kiev. 

Manifestanti nella villa del presidente
Gli insorti hanno preso il controllo della zona dei palazzi del potere, e hanno anche fatto irruzione nella lussuosa villa di Yanukovich a Mezhighiria, a 20 chilometri da Kiev: una villa faraonica, con un parco di 140 ettari, allevamenti di pecore, maiali e struzzi, una sorta di 'museo' con decine di auto d'epoca e moto, hovercraft e motoscafi 'parcheggiati' in garage e un campo da golf in cui oggi si sono divertiti gli antigovernativi. Ma - stando all'opposizione - nella villa sarebbero stati trovati anche dei documenti di cui Yanukovich avrebbe tentato di liberarsi in fretta e furia gettandoli in un canale, tra cui liste dei suoi nemici con nomi e foto: manifestanti, politici e giornalisti.

Intanto, dal ministero della Salute di Kiev, fanno sapere che sono saliti a 82 i morti degli scorsi giorni negli scontri fra manifestanti e polizia. Un numero che comprende anche le vittime di attacchi dei cecchini.