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MONDO

"Stop alle violazioni del cessate il fuoco"

Ucraina, Mogherini: "Rivedere i rapporti con la Russia, rilancio del dialogo"

Il capo della diplomazia Ue presiede per la prima volta il Consiglio dei ministri degli Esteri dei 28: "Entro fine mese sanzioni per separatisti ucraini"

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Entro la fine del mese il Servizio europeo di azione esterna e la Commissione europea presenteranno una nuova lista di separatisti ucraini da colpire con il blocco dei beni e della possibilità di viaggiare nell'Unione europea. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri degli Esteri dei 28, per la prima volta presieduto da Federica Mogherini, al termine di una discussione sulla situazione in Ucraina che ha occupato tutta la prima parte della riunione. Come previsto, i Ventotto non hanno deciso di colpire ulteriormente la Russia, ma nelle conclusioni hanno sottolineato "la responsabilità della Federazione russa" nella piena attuazione del protocollo di Minsk.

Stop alle violazioni del cessate il fuoco
In particolare, si chiede "uno stop alle continue violazioni del cessate il fuoco, un ritiro di tutte le forze illegali e straniere, mercenarie e dell'attrezzatura militare", cosi' come la messa in sicurezza del confine ucraino/russo con il controllo permanente dell'Osce. 

Mogherini: "Rivedere i rapporti con Russia, rilancio del dialogo"
L'Unione Europea punta a un "riassetto della nostra relazione con la Russia" perchè "se la Russia è parte del problema, è anche parte della possibile soluzione" della crisi in Ucraina: il tema, ha spiegato al termine Mogherini, "sarà approfondito nei prossimi mesi" ed è uno dei tre cardini della strategia Ue per la crisi ucraina. "Le sanzioni come strumento di pressione funzionano nell'ambito di una strategia più ampia - ha ricordato - poi c'è il processo politico, con la rivisitazione del rapporto con la Russia e infine la realizzazione delle riforme in Ucraina, condizione necessaria perché possiamo fornire a Kiev l'assistenza Ue". 

Gentiloni: "Ue sostenga sforzi per processo politico"
I ministri degli esteri europei "hanno deciso di non prevedere una escalation qualitativa delle sanzioni" contro l'Ucraina: spiega il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, al termine del Consiglio a Bruxelles sottolineando che la decisione di aumentare solo le misure individuali a carico dei separatisti "non è una revoca, ma certamente neppure un'escalation". Rispondendo a chi chiede come sia possibile un dialogo quando la Ue continua a considerare illegale e mai riconoscibile l'annessione della Crimea, Gentiloni replica che "uno dei motivi del mantenimento delle sanzioni" è appunto la Crimea. "Non possiamo dare per acquisita l'operazione fatta in Crimea - aggiunge - ma se e quando si arriverà ad una discussione per la sistemazione dell'Ucraina e della regione, sul tavolo ci sarà anche quello, ma per ora non ce ne sono le condizioni".