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MONDO

Ministro Esteri di Kiev: se la Russia convince i separatisti a fare lo stesso

Ucraina: "Pronti al cessate il fuoco bilaterale subito"

Il capo della Farnesina Mogherini oggi in Russia per incontrare il suo omologo Lavrov e il presidente Putin

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"L'Ucraina è pronta a un cessate il fuoco bilaterale il prima possibile, se la Russia usa la sua influenza per convincere i separatisti a prendere lo stesso impegno". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Pavel Klimkin incontrando i giornalisti italiani prima del suo colloquio con il ministro Federica Mogherini.

In una intervista aIl'agenzia Itar Tass il capo della Farnesina, che oggi è a Mosca per incontrate il suo collega Serghiei Lavrov e il presidente Vladimir Putin, ha detto che "le sanzioni sono solo uno strumento, non un fine in se stesso. Non abbiamo esitato a ricorrervi e non esiteremo se la Ue decide di rafforzarle, e la preparazione è già in corso, nel caso la crisi ucraina si aggravi ulteriormente. Ma una soluzione durevole e' solo tramite la diplomazia e il dialogo politico". "Insieme con i nostri colleghi dell'Unione Europea - ha aggiunto la Mogherini - sosteniamo i passi che portano alla negoziazione e al raggiungimento di obiettivi concreti, cioe' conservare l'integrita' territoriale, garantire i diritti delle minoranze, riforme omnicomprensive in Ucraina, ripresa della sua economia e sicurezza delle forniture energetiche", ha aggiunto.

Intanto, il presidente francese François Hollande e l'omologo Usa Barack Obama hanno parlato al telefono chiedendo al leader russo Vladimir Putin di fare pressioni sui separatisti filorussi nell'est dell'Ucraina affinché accettino di aprire un dialogo con il governo di Kiev. I due leader, ha fatto sapere l'ufficio di Hollande in un comunicato, hanno chiesto di convocare "il prima possibile" un incontro per negoziare un cessate il fuoco bilaterale in Ucraina. Hollande e Obama, si legge nella nota, hanno concordato che "una soluzione duratura può essere solamente politica". Il presidente ucraino Petro Poroshenko aveva promesso di iniziare i negoziati su una nuova tregua la settimana scorsa. Un gruppo di contatto dell'Osce si è incontrato ieri a Kiev per discutere della situazione a Donetsk, ma al meeting non hanno partecipato rappresentanti dei separatisti.

Sul fronte interno, cambio al vertice del centro anti terrorismo dei servizi segreti ucraini, che coordina l'operazione militare contro i secessionisti filorussi nell'est del Paese: Poroshenko ha nominato il gen. Vasili Gritsak, già vice del servizio di immigrazione, al posto di Vasili Krutov come capo della struttura e come primo vice dei servizi segreti. Krutov aveva guidato la cosiddetta operazione anti terrorismo nell'Ucraina orientale da metà aprile. Poroshenko ha disposto altri ricambi nei servizi di sicurezza.