MONDO
Crisi
Ucraina, continuano gli scontri. La Russia nel Mar Nero. Diplomazie al lavoro
Il presidente ucraino lo ha comunicato al capo della diplomazia Ue Catherine Ashton durante il quale hanno ribadito "l'importanza di organizzare una riunione del gruppo di contatto". Nel sud est uccisi 9 soldati ucraini mentre le truppe di Kiev riprendono il controllo di 17 città cadute in mano ai separatisti. La Russia intanto avvia nuove esercitazioni militari nel Mar Nero

Il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno avuto stamattina un colloquio telefonico con il presidente ucraino Petro Porochenko, durante il quale hanno ribadito "l'importanza di organizzare una riunione del gruppo di contatto" entro la fine di questa settimana, "al fine di concordare le condizioni di un cessate il fuoco". Da parte sua il presidente Poroshenko, in una telefonata con il capo della diplomazia europea Catherine Ashton, ha proposto che il gruppo di contatto sulla crisi ucraina, comprendente il suo Paese, la Russia e l'Osce, con la partecipazione dei separatisti filorussi, si riunisca domani. Non solo. Il presidente ucraino ha anche proposto nuovi colloqui con i separatisti filo-russi e con emissari di Mosca, da tenersi sempre domani in Ucraina orientale. Poroshenko sta adesso aspettando una risposta da parte degli interlocutori.
Nuove manovre militari nel Mar Nero
Da Mosca intanto il ministero degli Esteri russo ha accusato il governo di Kiev di voler procrastinare l'organizzazione di nuovi colloqui e di avere usato munizioni a grappolo contro i civili. La Russia ha avviato oggi nuove manovre militari nel Mar Nero cui partecipano 20 navi da guerra, oltre a 20 fra cacciabombardieri ed elicotteri.
Kiev: 9 soldati uccisi nel sudest
Nove soldati dell'esercito ucraino sono rimasti uccisi in scontri nel sudest del Paese. Lo rende noto l'agenzia stampa Interfax, citando fonti del governo, aggiungendo che nei combattimenti sono rimasti feriti altri 13 soldati. Nel frattempo, gli insorti di Luhansk hanno annunciato di avere ucciso 125 soldati ucraini da mercoledì, distrutto nove veicoli corazzati e abbattuto tre velivoli da combattimento. È tuttavia quasi impossibile verificare la veridicità di tali affermazioni, poiché i combattimenti si verificano in maniera intermittente ed è troppo pericoloso per la stampa indipendente avvicinarsi e verificare la situazione.
Ripreso il controllo di 17 città tornate in mano ai ribelli
Le truppe dell'esercito ucraino hanno preso il controllo di 17 città che dalla scadenza del cessate il fuoco erano cadute in mano ai separatisti filorussi, ma le forze di Mosca si stanno ancora muovendo vicino all'Ucraina e i ribelli hanno attaccato posti di frontiera da entrambi i lati del confine. Lo ha dichiarato il segretario del consiglio nazionale per la sicurezza ucraino, Andriy Parubiy, affermando che le forze del governo stanno attaccando le postazioni ribelli con bombardamenti aerei e artiglieria. Le forze ucraine, ha proseguito, controllano ora 23 delle 36 regioni locali nelle province di Luhansk e Donetsk, nelle quali si concentra l'insorgenza. "I combattimenti per difendere il confine e liquidare i terroristi nelle regioni di Luhansk e Donetsk continuano", ha detto Parubiy in conferenza stampa. I posti di frontiera ucraini in queste regioni, ha proseguito, continuano a venire attaccati da entrambe le parti sia dal territorio russo sia da quello ucraino. Uno dei motivi per cui il cessate il fuoco unilaterale proclamato dal Poroshenko non è stato rinnovato è la mancata restituzione da parte dei separatisti di tre posti di frontiera. Kiev sostiene che Mosca stia armando e sostenendo i separatisti, accusa che la Russia respinge. L'Ucraina teme anche che Mosca voglia provare ad annettere ulteriori territori dopo avere preso il controllo della Crimea a marzo.
Nuove manovre militari nel Mar Nero
Da Mosca intanto il ministero degli Esteri russo ha accusato il governo di Kiev di voler procrastinare l'organizzazione di nuovi colloqui e di avere usato munizioni a grappolo contro i civili. La Russia ha avviato oggi nuove manovre militari nel Mar Nero cui partecipano 20 navi da guerra, oltre a 20 fra cacciabombardieri ed elicotteri.
Kiev: 9 soldati uccisi nel sudest
Nove soldati dell'esercito ucraino sono rimasti uccisi in scontri nel sudest del Paese. Lo rende noto l'agenzia stampa Interfax, citando fonti del governo, aggiungendo che nei combattimenti sono rimasti feriti altri 13 soldati. Nel frattempo, gli insorti di Luhansk hanno annunciato di avere ucciso 125 soldati ucraini da mercoledì, distrutto nove veicoli corazzati e abbattuto tre velivoli da combattimento. È tuttavia quasi impossibile verificare la veridicità di tali affermazioni, poiché i combattimenti si verificano in maniera intermittente ed è troppo pericoloso per la stampa indipendente avvicinarsi e verificare la situazione.
Ripreso il controllo di 17 città tornate in mano ai ribelli
Le truppe dell'esercito ucraino hanno preso il controllo di 17 città che dalla scadenza del cessate il fuoco erano cadute in mano ai separatisti filorussi, ma le forze di Mosca si stanno ancora muovendo vicino all'Ucraina e i ribelli hanno attaccato posti di frontiera da entrambi i lati del confine. Lo ha dichiarato il segretario del consiglio nazionale per la sicurezza ucraino, Andriy Parubiy, affermando che le forze del governo stanno attaccando le postazioni ribelli con bombardamenti aerei e artiglieria. Le forze ucraine, ha proseguito, controllano ora 23 delle 36 regioni locali nelle province di Luhansk e Donetsk, nelle quali si concentra l'insorgenza. "I combattimenti per difendere il confine e liquidare i terroristi nelle regioni di Luhansk e Donetsk continuano", ha detto Parubiy in conferenza stampa. I posti di frontiera ucraini in queste regioni, ha proseguito, continuano a venire attaccati da entrambe le parti sia dal territorio russo sia da quello ucraino. Uno dei motivi per cui il cessate il fuoco unilaterale proclamato dal Poroshenko non è stato rinnovato è la mancata restituzione da parte dei separatisti di tre posti di frontiera. Kiev sostiene che Mosca stia armando e sostenendo i separatisti, accusa che la Russia respinge. L'Ucraina teme anche che Mosca voglia provare ad annettere ulteriori territori dopo avere preso il controllo della Crimea a marzo.