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MONDO

La situazione

Ucraina, Putin abbassa i toni: "Improbabile una guerra con Kiev"

In un'intervista televisiva il leader del Cremlino appare più 'morbido' insistendo sul rispetto degli accordi di Minsk e liquidando come "un improbabile scenario apocalittico" quello di una guerra aperta con l'Ucraina

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Vladimir Putin
Mosca
Una guerra tra l'Ucraina e la Russia è "improbabile". Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin nel corso di una intervista alla tv di stato. "Penso che un tale scenario apocalittico sia improbabile e spero che questo non accada mai", ha affermato Putin, secondo il quale non è necessario un ulteriore incontro con il presidente francese Francoise Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente ucraino Petro Poroshenko dopo quelli che hanno portato all'accordo di Minsk.

E Kiev però non ha ancora cominciato ad arretrare la propria artiglieria accusando le milizie filorusse di continuare a bombardare le sue posizioni, mentre da parte loro i ribelli annunciano che inizieranno a ritirare cannoni e lanciarazzi da oggi. Il leader del Cremlino non cede sulla Crimea (ormai riannessa da Mosca), mentre smentisce seccamente le accuse di un ipotetico coinvolgimento di cecchini manovrati dalla Russia nella strage di Maidan di un anni fa.

Il termine previsto dalle intese di Minsk-2 per cominciare ad allontanare le artiglierie dalla linea di fuoco è in ogni modo scaduto fin da martedì scorso. E l'obiettivo di creare in 14 giorni una zona cuscinetto larga da 50 a 140 km (a seconda della gittata) continua a essere messo in dubbio dal mancato rispetto della tregua in alcune aree del Donbass, fra recriminazioni reciproche.

Oggi i ministri degli Esteri di Francia, Russia, Ucraina e Germania si incontreranno a Parigi per un nuovo vertice nel cosiddetto "formato di Normandia". Al centro dei colloqui vi sarà anche la messa in atto degli accordi di Minsk-2, che il portavoce di Angela Merkel ha oggi definito finora "insoddisfacente" chiedendo a Mosca di far "pressione sui separatisti" per il rispetto pieno della tregua.