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MONDO

Strage di civili

Ucraina, raffica di colpi di mortaio alla fermata del tram, 13 morti a Donetsk

La violenza avvenuta ad appena poche ore di distanza dalla riunione dei ministri degli Esteri di Ucraina, Russia, Francia e Germania a Berlino in cui Mosca e Kiev avevano trovato un accordo per la pacificazione

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Ancora vittime civili in Ucraina orientale: almeno tredici persone, nove secondo un rappresentante del Ministero della Difesa, sono morte in una raffica di colpi di mortaio a una fermata di un filobus a Donetsk. Decine anche i feriti. Lo ha riferito l'amministrazione della città. La tv statale russa Rossia 24 ha diffuso le immagini del tram e delle vittime, tanto all'interno della filovia che alla fermata.

Secondo i testimoni oculari citati dall'agenzia dei ribelli 'Dan-news Info', la fermata sarebbe stata colpita da cinque presunti colpi di mortaio mentre stava passando un tram e un filobus, che ha preso fuoco, insieme ad un'auto di passaggio. 

Il massacro, in una settimana di estrema violenza nella regione, segue di appena qualche ora la riunione a Berlino tra i ministri degli Esteri di Ucraina, Russia, Germania e Francia, in cui Mosca e Kiev hanno raggiunto accordi parziali che potrebbero sbloccare il negoziato e riavviare il processo di pacificazione nella parte orientale dell'Ucraina. 

Kiev, sempre oggi, ha abbandonato ai ribelli l'aeroporto di Donetsk, ormai distrutto ma dall'alto valore simbolico nel conflitto tra l'esercito governativo e i separatisti filorussi: lo sostiene il battaglione di volontari filogovernativi Azov sulla sua pagina Facebook, come riferisce l'agenzia ucraina Unian.