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MONDO

Ucraina, 500 cadaveri di civili trovati in scantinati a Debaltsevo

I corpi ritrovati in locali sotterranei di edifici residenziali. A dare la notizia l'ambasciatrice Usa alll'Onu Samantha Power. Si tratterebbe di persone che avevano cercato rifugio dai bombardamenti a tappeto dei separatisti, e finite invece in trappola

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I cadaveri di almeno cinquecento civili sarebbero stati scoperti in scantinati e altri locali sotterranei di edifici residenziali a Debaltsevo, lo strategico nodo ferroviario conquistato a metà febbraio dopo un mese di assedio dai ribelli filo-russi, malgrado sulla carta fosse già entrato in vigore il cessate-il-fuoco previsto dal recente accordo di Minsk: lo ha denunciato Samantha Power, ambasciatrice Usa al Palazzo di Vetro, durante una seduta del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

La diplomatica americana ha affermato che le vittime, non ancora identificate, non rientrerebbero nel computo di oltre seimila morti in Ucraina orientale dall'aprile 2014, dettagliato nel rapporto appena presentato da Ivan Simonovic, vice segretario generale Onu con delega per i Diritti Umani.

Si tratterebbe di persone che avevano cercato rifugio dai bombardamenti a tappeto dei separatisti, e finite invece in trappola. Al riguardo Power ha ricordato come i capi dell'auto-proclamata Repubblica Popolare di Donetsk avessero avvertito che chiunque non avesse lasciato la città sarebbe comunque stato considerato un bersaglio. Per gli insorti la presa di Debaltsevo costituiva un successo fondamentale, trovandosi a metà strada tra i due loro principali bastioni, la stessa Donetsk e Lugansk.