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MONDO

Yulia si ricandida

Ucraina, parlamento vara misure anticrisi

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Yulia Timoshenko
Kiev
Il parlamento ucraino ha approvato alla seconda votazione con 246 'si' il piano anti crisi del governo per evitare la catastrofe finanziaria, assicurandosi il maxi prestito del Fondo monetario internazionale. Il pacchetto messo a punto dall'esecutivo prevede, tra l'altro, l'aumento delle tasse, delle accise, delle bollette del gas, il congelamento del salario minimo e del livello minimo di sussistenza, la riduzione del 10% dei dipendenti pubblici in servizio. Il primo voto era andato a vuoto, con 189 'si', contro il quorum di 226.

Yulia ci riprova
Yulia Timoshenko si candida alle presidenziali ucraine del prossimo 25 maggio. Lo ha detto lei stessa in una conferenza stampa a Kiev. Ex 'pasionaria' della rivoluzione arancione del 2004, il cui protagonista effettivo fu l'ex presidente Viktor Yushchenko, aveva creato dal 1996 un impero sulla vendita di gas russo all'Ucraina. Premier la prima volta per 9 mesi nel 2005, e poi dal 2007 al 2010, la Timoshenko ruppe con Yushchenko. Alle presidenziali del 2010 è stata battuta da Viktor Yanukovych, mentre nel 2011 è stata condannata per malversazione a 7 anni di reclusione. Lo scorso 21 febbraio la Rada (il Parlamento di Kiev) ha approvato una legge che depenalizzava il reato per cui Timoshenko era stato condannata.
 
Gli aiuti del Fmi e quelli statunitensi
La notizia della candidatura della Timoshenko arriva nel giorno in cui il Fmi ha annunciato che il piano di aiuti all’Ucraina sarà compreso fra i 14 e i 18 miliardi di dollari. Il totale degli aiuti internazionali al Paese raggiungerà i 27 miliardi nei prossimi due anni. In cambio l'Fmi chiede a Kiev riforme in alcuni settori chiave fra cui il comparto finanziario, le politiche monetarie e di cambio, i conti pubblici e l'energia, oltre a una maggiore trasparenza. Intanto, da Washington il Senato Usa ha approvato un miliardo di aiuti a Kiev, in garanzie per i prestiti. Confermate anche le sanzioni imposte contro personalità russe giudicate responsabili dell'escalation della crisi in Crimea. 
 
Il premier Yatseniuk: senza le misure di austerità richieste dal Fmi l’economia potrebbe contrarsi del 10%
Senza le misure di austerità richieste dal Fmi l'economia dell'Ucraina potrebbe contrarsi del 10% quest'anno e il Paese finire in default. Lo ha detto il premier ucraino, Arsenij Yatseniuk, parlando davanti al Parlamento al quale spiega le ragioni per cui vanno accettate le condizioni richieste per i prestiti internazionali. Il premier ha proposto le prime misure di austerità, tra cui il congelamento, per quest'anno, del salario minimo e del livello minimo di sussistenza, un aumento del livello di tassazione per i più abbienti e la riduzione del 10% dei dipendenti pubblici in servizio.
 
Le truppe russe al confine
Intanto la Russia ha radunato al confine dell'Ucraina circa 100.000 soldati, ben oltre i 20mila indicati dagli Stati Uniti. A lanciare l'allarme il presidente del consiglio della sicurezza nazionale ucraino, Andriy Parubiy, intervenuto in video da Kiev a un evento dell'Atlantic Council, un think tank di Washington.