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MONDO

Obama a Tallin incontra i leader dei paesi baltici

Ucraina, telefonata Putin-Poroshenko per la tregua. Ma Mosca: "Non siamo parte in conflitto"

Putin: "Il cessate il fuoco potrebbe essere raggiunto il 5 settembre". Obama da Tallinn, Estonia: "Speriamo in via politica". Il premier ucraino Iatseniuk in un annuncio choc annuncia un "progetto muro" da costruire alla frontiere con la Russia

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Ucraina orientale verso la tregua. Sarebbe questo il risultato raggiunto nel corso di una telefonata tra il presidente Petro Poroshenko e l'omologo russo Vladimir Putin. Lo stesso presidente russo ha poi annunciato che la tregua potrebbe iniziare già il 5 settembre. Poco dopo il portavoce del Cremlino ha però sottolineato che non spetta a Mosca accettare accordi perchè non è parte del conflitto. I due leader, comunque, avrebbero concordato su alcuni passaggi fondamentali per il raggiungimento della pace. La notizia, diffusa dal Cremlino e confermata sul sito della presidenza ucraina (che ha corretto la dicitura cancellando l'aggettivo "permanente" da "cessate il fuoco"), arriva mentre è in corso la prova muscolare tra la Russia e la Nato. Mosca ha annunciato per settembre un'imponente esercitazione militare, in risposta a quella avviata ieri dai paesi dell'Alleanza.  

Un muro con la Russia
Intanto da Kiev arriva l'annuncio choc del premier Arseni Iatseniuk: al consiglio dei ministri ha comunicato un non meglio precisato 'Progetto Muro' per "costruire una vera frontiera con la Russia", Paese quest'ultimo che a suo avviso dovrebbe essere indicato come "aggressore" nella nuova dottrina di difesa ucraina. Lo scorso giugno l'oligarca Igor Kolomoiski, governatore di Dnipropetrovsk, aveva proposto al governo la costruzione di un muro lungo 1920 km al confine tra l'Ucraina e la Russia, con un costo stimato di 100 mln di euro.

La Germania: "Nessuna conferma"
Il portavoce del governo tedesco ha però detto che non ci sono conferme di una tregua. Inoltre fonti Ue riferisco che l'Unione sta valutando sanzioni che sospenderebbero la Russia da gare sportive internazionali, ma per il momento è poco probabile che vengano presi di mira eventi come il Campionato mondiale di calcio 2018. 

Obama: "Speriamo nella soluzione politica"
Intanto per rassicurare i leader dei paesi baltici e sottolineare l'impegno degli Usa il presidente Barack Obama è andato a Tallinn, Estonia. L'arrivo di Obama in Europa cade ad un giorno dal vertice in Galles in cui le forze dell'Alleanza dovrebbero decidere l'organizzazione di una forza di reazione rapida, mobilitabile in 48 ore. "Se la Russia è pronta a trovare una soluzione politica, allora siamo pronti anche noi" così Obama ha commentato le notizie su un accordo tra Putin e Poroshenko. Il presidente americano ha comunque sottolineato, anche in vista del vertice di domani, che la Nato difenderà gli sforzi dell'Ucraina per difendere l'integrità territoriale aggiungendo che le sanzioni contro Mosca "hanno già avuto un effetto reale".

Esercitazioni militari
Per rassicurare i paesi dell'Europa orientale dalla minaccia russa, la Nato ha avviato l'esercitazione Steadfast Javelin II, fino a lunedì prossimo, con centinaia di militari di nove Paesi Nato - tra cui l'Italia, Polonia, Germania e Stati baltici. Immediata la risposta di Mosca che ha annunciato per settembre esercitazioni delle forze missilistiche strategiche responsabili del suo arsenale nucleare a lungo raggio. Alle manovre - secondo quanto rivela Ria Novosti - parteciperanno circa 4.000 militari e 400 unità  tecniche, compresa l'aviazione.

Summit in Galles
Nel summit di giovedì in Galles, la Nato dovrebbe dare vita a una forza di reazione rapida forte di 4mila tra soldati e forze speciali, in grado di essere schierata entro 48 ore in qualsiasi Stato membro dell'Alleanza a sua difesa come una "punta di lancia". Il tutto senza comunque violare l'accordo Nato-Russia del 1997, che vieta basi permanenti nell'Europa centro-orientale. 

Rapporti  Russia-Ue: è gelo
Sui rapporti con Bruxelles è sceso anche il gelo del Cremlino verso il presidente della Commissione Barroso, 'reo' di aver violato la riservatezza di una telefonata con Putin divulgando una frase minacciosa del leader russo, che gli avrebbe detto di potersi prendere Kiev in due settimane.