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MONDO

Resta alta la tensione a pochi giorni dalle elezioni presidenziali del 25 maggio

Ucraina, uccisi 14 soldati di Kiev nell'est. La Nato ammette: "Possibile ritiro russo dal confine"

I miltari sono morti negli scontri con i filorussi nelle regioni di Donetsk e Lugansk. L'Onu: 127 morti nelle violenze nell'est del Paese. Intanto Mosca annuncia: treni e aerei con a bordo soldati russi sono partiti dalle zone al confine con l'Ucraina. Ma Kiev smentisce. Prima ammissione della Nato: "Possibile ritiro russo dal confine" 

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Ucraina
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Resta alta la tensione nell’est dell’Ucraina a pochi giorni dalle elezioni presidenziali nel Paese, che si svolgeranno domenica 25 maggio. Almeno 13 soldati ucraini sono stati uccisi vicino Volnovakha, nella regione separatista di Donetsk, durante gli scontri con i filorussi. Lo ha reso noto il presidente ad interim Oleksander Turchynov.

Un altro soldato è stato ucciso e 2 sono rimasti feriti nell’altra regione separatista dell’est: Lugansk, dove i filorussi hanno introdotto lo "stato di emergenza militare", precisando che proseguirà fino a quando le truppe di Kiev non avranno abbandonato la regione.

I filorussi occupano 4 miniere. Chiedono ai lavoratori di rifornirli di esplosivi 
Sempre nella regione di Lugansk, i separatisti hanno attaccato e occupato 4 miniere. Lo fa sapere il ministero dell'Energia ucraino, che ha chiesto alle forze di sicurezza di Kiev di prendere "immediatamente le misure necessarie" contro i pro-Mosca. "I terroristi stanno chiedendo ai lavoratori di rifornirli di esplosivi, minacciandoli con dei fucili", ha dichiarato il ministro dell'Energia.

Kiev: guardie di frontiera attaccate da gruppi milatanti che trasportavano armi dalla Russia
Le guardie di frontiera ucraine sostengono di essere state attaccate nella notte da "diversi gruppi di militanti armati che trasportavano armi e munizioni dalla Federazione russa" e che avrebbero tentato di "irrompere attraverso il confine di Stato dell'Ucraina". Lo rende noto il ministero degli Esteri di Kiev precisando che l'attacco, avvenuto sulla frontiera di Lugansk, sarebbe stato respinto dai militari ucraini, 5 dei quali sarebbero rimasti feriti. Sempre il ministero degli Esteri di Kiev accusa Mosca di aver violato lo spazio aereo ucraino nella regione nordorientale di Sumi con un elicottero militare Mi-8.

Kiev chiede convocazione Consiglio di sicurezza dell'Onu
L'Ucraina chiede la convocazione urgente di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Come ha spiegato il premier Yarseniy Yatsenyuk, Kiev è pronta a "presentare prove che dimostrano i tentativi della Russia di ostacolare le elezioni presienziali (di domenica, ndr) attraverso una escalation del conflitto". 

L'Onu: 127 morti nelle violenze nell'est dell'Ucraina 
A fornire un tragico bilancio di quanto sta accadendo da settimane è l’Onu: "Almeno 127 persone sono morte" nelle violenze tra separatisti filo-russi e soldati di Kiev nell'est dell'Ucraina, dove la situazione dei diritti umani è in continuo peggioramento e un ulteriore deterioramento potrebbe portare ad una fuga consistente della popolazione. E' l'avvertimento lanciato dal segretario generale aggiunto dell'Onu per i diritti umani, Ivan Simonovic, durante una sessione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tra le "numerose" violazioni dei diritti umani, si registrano detenzioni illegali, sequestro di giornalisti e di membri della commissione elettorale. Il segretario ha ammesso che il clima, in vista delle elezioni presidenziali di domenica prossima, "non è favorevole". Le intimidazioni a membri della commissione elettorale  rendono "difficile il processo" nell'est dell'Ucraina.
 
Mosca: treni e aerei con a bordo soldati russi sono partiti dalle zone al confine con l'Ucraina
Intanto i militari russi impegnati in esercitazioni a ridosso del confine con l'Ucraina si stanno allontanando per tornare nelle loro caserme, dando seguito dunque a quanto disposto dal presidente Vladimir Putin. Lo ha ribadito il ministero della Difesa russo precisando che 4 treni e 15 aerei sono partiti già ieri dalle regioni di Rostov, Belgorod e Briansk con a bordo soldati e attrezzature belliche.

Kiev smentisce il ritiro russo
La circostanza del ritiro russo è stata smentita per l'ennesima volta dalle autorità di Kiev: "E' ovvio che non si sono ancora ritirati", ha tagliato corto in conferenza stampa Andriy Parubiy, segretario generale del Consiglio Nazionale Ucraino per la Sicurezza e la Difesa.

Prima ammissione della Nato: possibile ritiro russo da confine 
"Abbiamo notato nelle ultime ore un'attività limitata di truppe russe presso la frontiera ucraina, cosa questa che potrebbe significare l'avvio di un ritiro. Anche se é ancora troppo presto per dirlo, spero che si tratti di un ritiro reale". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen.

Merkel-Erdogan: annessione della Crimea inaccettabile
Per Berlino e Ankara "l'annessione della Crimea da parte della Russia rappresenta una violazione eclatante del diritto internazionale e non può essere riconosciuta dalla comunità internazionale". E' quanto hanno sottolineato oggi il premier turco Recep Tayyip Erdogan e la cancelliera tedesca Angela Merkel in una conversazione
telefonica resa nota dal portavoce di Merkel, Steffen Seibert.