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MONDO

Riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza Onu alle 18

Nato: "Oltre 1000 soldati russi in Ucraina". Mosca smentisce. Kiev chiede aiuto militare a Ue

Bruxelles: "Estremamente preoccupati". I separatisti intanto conquistano la città di Novoazovsk, che ancora non era stata toccata dal conflitto. Soldati ucraini stanno ora rafforzando la difesa di Mariupol, ultimo baluardo per impedire che le forze filorusse aprano un corridoio verso la Crimea e acquisiscano il controllo delle risorse petrolifere e minerarie sul Mare d'Azov

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Ucraina (AP)
Ucraina
"Ben oltre mille" soldati russi si trovano in territorio ucraino, "sostengono i separatisti e combattono con loro". Lo ha riferito un alto funzionario della Nato, sottolineando che anche le forniture di armi da Mosca sono aumentate in "volume e qualità". Parole che confermerebbero, dunque, quanto denunciato più volte da Kiev, ovvero sconfiamenti miltari russi in territorio ucraino. Ma Mosca smentisce le accuse.

Donetsk: i separatisti confermano supporto russo
Lo stesso premier dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharenko, ha ammesso che con i separatisti stanno combattendo non solo volontari, ma anche personale militare dalla Russia: senza l'aiuto dei russi, ha detto, sarebbe stato molto difficile per la milizia locale resistere all'esercito ucraino. Intanto a Donetsk i filo-russi hanno denunciato che 11 civili sono morti e 22 sono rimasti feriti nei bombardamenti di artiglieria pesante. 

L'Ucraina chiede assistenza militare all'Ue
La situazione, insomma, si fa sempre più tesa. Tanto che l'ambasciatore di Kiev presso l'Ue ha chiesto a Bruxelles "assistenza militare su larga scala" a causa dell'intervento di truppe russe nell'est del Paese. 

Kiev chiede riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu: inizierà alle 18 italiane
L'Ucraina chiede inoltre una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite."Il mondo deve dare una valutazione del serio aggravarsi della situazione in Ucraina", ha detto il presidente Petro Poroshenko, che - vista l'escaltion della crisi - ha annullato la sua visita in Turchia. La riunione, richiesta dalla Lituania, inizierà alle 18 ora italiana. 

Il premier: "Nuove sanzioni contro Mosca"
Anche il premier Arseni Yatseniuk ha chiesto ai Paesi membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu (tra i quali c’è anche la Russia) di convocare una riunione straordinaria dopo gli ultimi sviluppi del conflitto nell'est del Paese. "La Russia ha aumentato sostanzialmente la sua presenza militare in Ucraina", ha denunciato il premier. Yatseniuk ha chiesto inoltre ai Paesi occidentali di congelare i conti russi fino a quando Mosca non ritirerà le sue truppe dall'Ucraina. "Le sanzioni introdotte finora non hanno dato risultati", ha affermato.      

Bruxelles: "Estremamente preoccupati"
"Siamo estremamente preoccupati dagli ultimi sviluppi" in Ucraina, "inclusi i resoconti su quanto sta accadendo sul terreno" ha commentato un portavoce dell'alto rappresentante Ue per la politica estera, Catherine Ashton.     

Kiev: Novoazovsk in mano ai separatisti
Ad aggravare la situazione in Ucraina è l'aperura di un terzo fronte di conflitto. Novoazovsk, la città orientale ucraina che si affaccia sul mare di Azov, è finita sotto il controllo dei separatisti. Il Consiglio ucraino di sicurezza e difesa afferma che mezzi militari russi hanno circondato la città.


Kiev ha ritirato le sue forze dalla città per evitare perdite. Soldati ucraini stanno ora rafforzando la difesa di Mariupol, ultimo baluardo per impedire che le forze filo-russe aprano un corridoio verso la Crimea, la penisola annessa a marzo da Mosca. Se così fosse, i ribelli o la Russia acquisirebbero il controllo del Mare d'Azov e di ogni risorsa petrolifera e mineraria che contiene.

Kiev: "Invasione diretta della Russia". Mosca smentisce
L’ecalation della crisi è stata al centro anche di una riunione dell’Osce durante la quale l’ambasciatore di Kiev ha accusato la Russia di "invasione diretta" dell'Ucraina, dopo la notizia che truppe di Mosca sono attive nell'est del Paese, dove da mesi è in corso il conflitto tra esercito e separatisti. "Abbiamo registrato un' invasione diretta da parte dell'esercito russo nelle regioni orientali dell'Ucraina", ha denunciato. Da parte sua, Mosca ha smentuto la presenza di militari russi nell'est dell'Ucraina, dopo le denunce di Kiev e della Nato. 

Colloquio telefonico tra il ministro Mogherini e il suo omologo ucraino
Le "allarmanti notizie" che giungono oggi di nuovo dall'Ucraina sono state al centro di un colloquio telefonico che il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha avuto con il suo collega ucraino Pavel Klimkin. Lo rende noto la Farnesina. Mogherini ha garantito che la situazione nell'est del Paese sarà domani al centro di una sessione dei lavori del vertice informale dei ministri degli Esteri dell'Ue a Milano.