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MONDO

Media locali: decine di morti a Kramatorsk

Russia-Ucraina, continua lo stallo sul gas: trattative a oltranza a Bruxelles

Nessun accordo nei colloqui tra Mosca, Kiev e Commissione Europea sulla questione che potrebbe mettere a rischio anche le forniture in Europa. Gli Usa inviano due bombardieri in Inghilterra per una "esercitazione prevista da tempo", la Russia fa manovre nel Baltico

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Bruxelles (Belgio)
Otto ore di colloqui serrati non sono bastati a trovare un accordo sul prezzo del gas venduto da Mosca a Kiev e sul rimborso del debito sulle vecchie forniture. Russia, Ucraina e la Commissione Europea torneranno a confrontarsi nella serata di oggi a Bruxelles sulla questione, che potrebbe mettere a rischio anche gli approvvigionamenti in Europa. Continuano intanto gli scontri: secondo alcuni media locali, decine di miliziani e di militari di Kiev sarebbero morti nella notte nella zona di Kramatorsk.
 
Sul gas è stallo
La trattativa sulle forniture di gas resta ancora aperta. "Sono state discusse tutte le questioni, sono state proposte soluzioni e le discussioni riprenderanno stasera o mercoledì mattina -  ha spiegato il commissario europeo per l'Energia, Gunther Oettinger - Ci sono questioni ancora aperte e posizioni differenti. Entrambe le parti devono consultare i loro governi e i loro leader". "Non abbiamo raggiunto un accordo né fatto passi avanti, ma c'è una buona notizia: i negoziati continueranno - ha detto da parte sua il ministro dell'Energia ucraino Yuriy Prodan - Vogliamo una soluzione globale che regoli le questioni del prezzo del gas e del pagamento del debito, ma non possiamo accettare il meccanismo di calcolo del prezzo proposto da Gazprom: vogliamo un prezzo equo e di mercato". Il suo omologo russo Alexander Novak ha detto di aver chiesto il pagamento il 10 giugno di 1,47 miliardi dollari, corrispondenti a fatture dovute per i mesi di novembre e dicembre 2013, e che richiederà anche il pagamento di 500 milioni di dollari per le consegne di aprile e maggio 2014. "La Russia vuole raggiungere un accordo e si mostra costruttiva", ha assicurato. 

Media locali: decine di morti a Kramatorsk
Per quanto riguarda la situazione sul campo nell'est dell'Ucraina, gli scontri armati continuano. Decine di persone sarebbero morte in due diversi combattimenti a Kramatorsk, nell'est russofono del paese. Secondo il responsabile del gruppo "Resistenza informativa" Dmitri Timchuk, circa 40 miliziani sarebbero stati uccisi nella notte in uno scontro a fuoco nei pressi dell'aerodromo. Secondo la testata filo-Cremlino Lifenews, che cita i separatisti, sarebbero invece morti 20 militari ucraini e un filorusso in un attacco dei miliziani al posto di blocco "Stella".

Kiev decide la creazione di corridoi umanitari
Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha disposto la creazione di corridoi umanitari nelle regioni orientali del Paese per i civili intenzionati a sfuggire al conflitto fra le forze di Kiev e gli insorti secessionisti. Lo rende noto un comunicato della presidenza, nel quale si riferisce che "al fine di evitare nuove vittime nella zona dell'operazione antiterrorismo" sono state date istruzioni alle forze dell'ordine per fornire ogni aiuto per il trasporto dei civili e la somministrazione di cibo, acqua e medicinali. Le amministrazioni locali interessate dovranno offrire alloggio agli sfollati in arrivo. Finora Kiev aveva negato la necessità di questi corridoi, invocata invece dalla Russia.  

Il Pentagono invia bombardieri in Europa
Nell’aeroporto di Fairford, vicino a Oxford, sono intanto atterrati due bombardieri B-2 Spirit statunitensi. Il Pentagono ufficialmente ha dichiarato che i due velivoli “stealth” parteciperanno ad un'esercitazione Nato pianificata da tempo. Il portavoce della Difesa Usa, il colonnello Steve Warren, ha comunque sottolineato come la loro presenza in Inghilterra "dimostra la ferrea determinazione dell'America nell'alleanza atlantica".

Manovre russe nel Baltico
Da Mosca è prontamente arrivata quella che appare una chiara risposta. "In contemporanea" con le esercitazioni Nato nei Paesi baltici e sul Mar Baltico, il Cremlino ha avviato manovre militari nell'enclave baltica di Kaliningrad (l'ex Koenisberg prussiana). Lo fa sapere il ministero della Difesa russo, precisando che per quantità di uomini e mezzi le manovre sono "comparabili" con quelle della Nato nell'Europa orientale.