MONDO
Kiev
Ucraina: esplode auto, ucciso giornalista russo. Il Cremlino: "Seriamente preoccupati"
Pavel Sheremet era uscito di casa, salito sull'auto e, dopo appena qualche decina di metri, la macchina è esplosa uccidendolo. Il giornalista, critico nei confronti del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko, fu arrestato nel 1997 mentre preparava un reportage sulla situazione al confine tra Bielorussia e Lituania, con l'accusa di ricevere denaro dai servizi segreti stranieri

Un noto giornalista liberale russo è morto nell'esplosione dell'auto su cui viaggiava nel centro di Kiev. Pavel Sheremet era uscito di casa, salito sull'auto e, dopo appena qualche decina di metri, la macchina è esplosa uccidendolo. Lo riferisce la testata per la quale lavorava, "Ukrainska Pravda".
Nato a Minsk, Sheremet era un giornalista conosciuto con una brillante carriera sia in Bielorussia che in Russia e da 5 anni si era stabilito nella capitale ucraina. Il giornalista, molto critico nei confronti del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko, fu arrestato nel 1997 mentre preparava un reportage sulla situazione al confine tra Bielorussia e Lituania, con l'accusa di ricevere denaro dai servizi segreti stranieri. Condannato a 2 anni di carcere, fu rimesso poco dopo in libertà a seguito delle pressioni russe.
Poroshenko: "uno shock"
Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha parlato di "shock", commentando la notizia dell'uccisione del noto giornalista Pavel Sheremet, deceduto in seguito all'esplosione dell'auto su cui viaggiava questa mattina, in pieno centro a Kiev. "Una terribile tragedia a Kiev. Uno shock, non vi sono altre parole. Conoscevo Pavel personalmente. Le mie condoglianze a tutti i suoi cari e ai parenti", ha scritto il capo di Stato sul suo profilo Facebook. Poroshenko ha poi sottolineato di avere ordinato alle autorita' competenti di "indagare immediatamente su questo crimine". "I colpevoli devono essere puniti", ha aggiunto.
Il procuratore generale dell'Ucraina, Yuri Lutsenko, ha classificato il caso come "omicidio" e ha spiegato che la deflagrazione è stata causata da un dispositivo esplosivo. Quello di Sheremet non è il primo caso di omicidio di un giornalista negli ultimi anni in Ucraina. Ad aprile dell'anno scorso, due uomini armati e con il volto coperto hanno ucciso davanti alla sua abitazione a Kiev il reporter ucraino Oles Buzina. Buzina era noto per le sue posizioni filorusse.
"L'omicidio di un cittadino russo e giornalista in Ucraina è motivo di seria preoccupazione al Cremlino": Lo ha dichiarato il portavoce del Putin, Dmitri Peskov, augurandosi che "ci sia un'indagine imparziale e rapida per portare in giudizio coloro che sono dietro questo omicidio".
Nato a Minsk, Sheremet era un giornalista conosciuto con una brillante carriera sia in Bielorussia che in Russia e da 5 anni si era stabilito nella capitale ucraina. Il giornalista, molto critico nei confronti del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko, fu arrestato nel 1997 mentre preparava un reportage sulla situazione al confine tra Bielorussia e Lituania, con l'accusa di ricevere denaro dai servizi segreti stranieri. Condannato a 2 anni di carcere, fu rimesso poco dopo in libertà a seguito delle pressioni russe.
Poroshenko: "uno shock"
Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha parlato di "shock", commentando la notizia dell'uccisione del noto giornalista Pavel Sheremet, deceduto in seguito all'esplosione dell'auto su cui viaggiava questa mattina, in pieno centro a Kiev. "Una terribile tragedia a Kiev. Uno shock, non vi sono altre parole. Conoscevo Pavel personalmente. Le mie condoglianze a tutti i suoi cari e ai parenti", ha scritto il capo di Stato sul suo profilo Facebook. Poroshenko ha poi sottolineato di avere ordinato alle autorita' competenti di "indagare immediatamente su questo crimine". "I colpevoli devono essere puniti", ha aggiunto.
Il procuratore generale dell'Ucraina, Yuri Lutsenko, ha classificato il caso come "omicidio" e ha spiegato che la deflagrazione è stata causata da un dispositivo esplosivo. Quello di Sheremet non è il primo caso di omicidio di un giornalista negli ultimi anni in Ucraina. Ad aprile dell'anno scorso, due uomini armati e con il volto coperto hanno ucciso davanti alla sua abitazione a Kiev il reporter ucraino Oles Buzina. Buzina era noto per le sue posizioni filorusse.
"L'omicidio di un cittadino russo e giornalista in Ucraina è motivo di seria preoccupazione al Cremlino": Lo ha dichiarato il portavoce del Putin, Dmitri Peskov, augurandosi che "ci sia un'indagine imparziale e rapida per portare in giudizio coloro che sono dietro questo omicidio".