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MONDO

Ancora scontri e vittime nell'est del Paese

Ucraina, i ribelli filorussi: "Pronti a un cessate il fuoco per evitare una catastrofe umanitaria"

Il "premier" dell'autoproclamata repubblica di Donetsk però precisa: "Se l'esercito ucraino continua la sua aggressione ci batteremo qualunque sia il rapporto di forza". Intanto Kiev accusa Mosca di aver tentato di far entrare sul territorio ucraino un convoglio apparentemente "umanitario" che, in realtà, era militare. Ma la Russia nega

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Ucraina
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"Siamo pronti a un cessate il fuoco per evitare una catastrofe umanitaria nel Donbass. Ma se l'esercito ucraino continua la sua aggressione, ci batteremo qualunque sia il rapporto di forza". Lo ha dichiarato il 'premier' dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, Alexandre Zakhartchenko, in un comunicato. "I civili - continua - vengono uccisi da tiri di artiglieria, le medicine non vengono più consegnate, i prodotti alimentari stanno finendo, e ci sono gravi problemi di acqua ed elettricità".

Situazione critica nella città di Luhansk
La situazione è particolarmente critica nella città orientale di Luhansk, rimasta senza acqua e luce per una settimana e dove la maggior parte dei negozi sono chiusi. Lo riferiscono agenzie di stampa russe citando una dichiarazione dell'amministrazione comunale. Mosca sta spingendo per una missione umanitaria di aiuto alla città, ma Kiev e i Paesi occidentali sospettano che potrebbe essere un pretesto per l'invio di truppe russe in Ucraina.
 
Ancora vittime negli scontri nell’est
Intanto si continua a combattere nell’est del Paese e si contano nuove vittime. Almeno 13 soldati delle forze di Kiev sono morti nelle ultime 24 ore nel corso dell'offensiva contro i separatisti filo-russi. Lo ha riferito un portavoce militare ucraino. Vittime anche tra i civili. Almeno una persona sarebbe rimasta uccisa nella zona a sud di Donestk, roccaforte dei ribelli, che accusano Kiev di bombardare i civili. Accuse smentite dalle forze ucraine. A causa degli scontri continuano ad essere sospese le operazioni di recupero dei resti delle vittime e dell'aereo del volo Mh17.

Kiev: bloccato l'ingresso di un convoglio militare russo. Mosca: nessun tentativo di varcare il confine
Le autorità di Kiev hanno fatto sapere di aver sventato, per via diplomatica, un tentativo della Russia di far entrare sul territorio ucraino un convoglio apparentemente "umanitario" ma, in realtà, militare. Secondo Kiev la colonna motorizzata sarebbe stata scortata da "soldati", avrebbe trasportato "equipaggiamento" bellico, e avrebbe cercato di sconfinare adducendo un presunto "accordo con la Croce Rossa". Ma Mosca ha respinto l'accusa: "Le forze russe non hanno cercato di attraversare il confine", ha dichiarato Dmitri Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin.

Obama: “Se la Russia invade l’Ucraina, rapporti a rischio”
Nonostante le sanzioni dell'Occidente, il presidente della Russia, Vladimir Putin "potrebbe invadere" l'Ucraina in ogni momento e, se lo facesse, "trovare un modo per tornare a un rapporto di cooperazione funzionale con la Russia nel resto del mio mandato sarebbe più difficile". Lo afferma il presidente americano, Barack Obama, in un'intervista al New York Times. 

Ieri il Dipartimento di Stato americano aveva ammonito che qualsiasi tentativo da parte della Russia di consegnare ipotetici aiuti umanitari in Ucraina orientale, come proposto martedì scorso in sede di Consiglio di Sicurezza dell'Onu, per gli Stati Uniti equivarrebbe a una "invasione" mascherata della Repubblica ex sovietica. Secondo la Nato, invece, Mosca avrebbe già ammassato a ridosso del confine circa ventimila soldati "in assetto da combattimento", pronti a invadere il Paese vicino tramite il possibile ricorso al pretesto di una missione di assistenza.