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MONDO

Nuova condanna per l'annessione della Crimea

Ucraina, il G7: pronti ad adottare misure appropriate se qualcuno violerà gli accordi

Il Gruppo dei Sette avverte le parti in causa: "Esigiamo che tutte le parti rispettino strettamente le disposizioni dell'accordo di Minsk e mettano in pratica quanto previsto senza ritardi"

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Vladimir Putin e Angela Merkel a colloquio a Minsk (Lapresse)
Parigi
L'applicazione degli accordi di Minsk "apre la strada verso una soluzione globale, permanente e pacifica della crisi nell'est dell'Ucraina", tuttavia i Paesi del G7 "restano pronti ad adottare misure appropriate” contro chi li dovesse violare. Questa la posizione del Gruppo dei Sette secondo un comunicato reso noto stasera a Parigi dall'Eliseo.

"Esigiamo rispetto dell'accordo"
Nella nota si sottolinea che eventuali ritorsioni colpiranno “quelli che non osserveranno il cessate il fuoco globale e il ritiro delle armi pesanti". "Esigiamo che tutte le parti rispettino strettamente le disposizioni dell'accordo e mettano in pratica quanto previsto senza ritardi, cominciando da un cessate il fuoco il 15 febbraio", si legge nel testo.

G7 "preoccupato per la situazione" 
Nel comunicato dei capi di Stato e di governo di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Gb, Usa, del presidente del Consiglio europeo e di quello della Commissione Ue si evidenzia che “il G7 resta preoccupato per la situazione in Ucraina, in particolare per i combattimenti attorno a Debaltsevo, dove milizie separatiste sostenute dalla Russia agiscono al di là delle linee di contatto convenute negli accordi di Minsk del settembre 2014, provocando numerose vittime civili". Inoltre, il comunicato condanna “ancora una volta l'annessione illegale della Crimea, che rappresenta una violazione del diritto internazionale".