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SPORT

Karkhiv

Ucraina, il giocatore naturalizzato chiamato dall'esercito

Edmar, brasiliano di nascita ma ucraino di passaporto, è stato convocato per andare a combattere contro i separatisti filorussi

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Edmar con la maglia della nazionale ucraina
Abituato a difendere in campo i colori dell'Ucraina in maglietta e pantaloncini, ha rischiato di doverlo fare con l'uniforme dell'esercito di Kiev. E' la storia di Edmar Lacerda, 34 anni, centrocampista nato a Porto Alegre in Brasile, ma che dal 2011 ha cambiato passaporto, diventando cittadino ucraino, e che due giorni fa ha ricevuto la cartolina con cui veniva convocato per combattere contro i separatisti filorussi. Tanto che il suo club, il Metalist di Karkhiv, si è attivato perché Edmar evitasse di partire per il fronte.

Il giocatore è a tutti gli effetti ucraino dopo che nel 2011 ha ottenuto la cittadinanza e ha già giocato con la Nazionale per undici volte. Una decisione, quella di naturalizzarsi, presa dopo aver conosciuta sua moglie, originaria della Crimea e che adesso è molto preocuppata di quanto è successo: "Due o tre settimane fa mi è arrivata la chiamata alle armi – ha raccontato il calciatore in un’intervista al sito brasiliano Globo Esporte – e anche mia moglie è rimasta molto sorpresa da questa cosa, mentre i miei compagni di squadra pensavano ad uno scherzo. Ma quando ho mostrato loro i documenti, si sono resi conto che non c’era nulla da ridere, così mi sono rivolto al club perché mi aiutasse a chiarire la faccenda". I vertici del suo club adesso pare abbiano risolto tutto parlando con le autorità militari: "A quanto pare, si è trattato solo di un errore dell’esercito - ha detto Edmar -. La decisione di lasciare il paese non è stata contemplata, anche perché a Kharkiv il clima è meno teso rispetto al resto del paese. Io e i miei compagni continuiamo ad allenarci normalmente, pur evitando di parlare di politica perché su questo argomento ognuno ha le proprie opinioni, ma se un giorno le cose dovessero peggiorare anche qui, questo non mi spingerebbe di certo ad entrare nell’esercito. Io sono un calciatore e voglio solo pensare a giocare”.

Il caso di Edmar è un altro esempio di come la crisi ucraina sta investendo anche il mondo del calcio. Solo pochi giorni fa cinque giocatori brasiliani e un argentino dello Shakhtar Donetsk hanno fatto perdere le proprie tracce dopo la gara giocata contro l'Olympique Lione.