MONDO
i dimostranti lasciano l'edificio del ministero della Giustizia
Ucraina, saranno abrogate le leggi anti-manifestazione
Lungo incontro Yanukovich-opposizione. La tensione resta alta dopo il 'no' di Yatsenyuk alla proposta del presidente ucraino di guidare il governo. Messaggio sul sito dell'ex primo ministro Yulia Tymoshenko: "Respingete le condizioni umilianti del Governo"

Il presidente ucraino Yanukovich e i leader dei tre principali partiti dell'opposizione si sono riuniti in un vertice per trovare una soluzione alla grave crisi politica che sta scuotendo il Paese. Durante l'incontro Arseniy Yatsenyuk, leader della più importante formazione dell'opposizione, ha formalmente rifiutato l'offerta del presidente filo-russo Viktor Yanukovich, sempre più in difficolà, di essere nominato primo ministro.
Allo stesso tempo governo e opposizione hanno raggiunto l'intesa per eliminare le controverse norme anti-manifestazione approvate due settimane fa. Al termine dei colloqui le due parti hanno anche concordato sulla necessità di amnistiare i manifestanti arrestati ma solo a condizione che questi abbandonino gli edifici governati occupati e rimuovano le barricate che da due mesi bloccano le strade.
Intanto oggi a Kiev arriverà l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, Catherine Ashton, che ha chiesto che ci sia un dialogo e ha esortato i leader dell'opposizione a dissociarsi da chi ricorre alla violenza.
L'appello di Yulia Tymoschenko
Alla vigilia della riunione straordinaria della Rada (Parlamento), si è fatta sentire dal carcere l'ex premier Yulia Tymoshenko che ha esortato l'opposizione a "non accettare categoricamente le condizioni umilianti" delle offerte di Yanukovych. "Chiedo - ha proseguito - a tutti gli ucraini di andare avanti, e di non fermare o indebolire la forza del loro impeto contro le autorità". Tymoshenko è in assoluto il personaggio che avrebbe più da guadagnare da una caduta di Yanukovich e da elezioni anticipate, come chiesto dai tre leader dell'opposizione. La sua liberazione del carcere è infatti una delle richieste del fronte filo Ue.
Manifestanti lasciano il ministero della Giustizia
Intanto i dimostranti anti governativi che avevano occupato il ministero della Giustizia hanno abbandonato l'edificio ma hanno l'intenzione di bloccare gli uffici del governo a Kiev. E' questa la decisione del leader del movimento Causa Comune, Oleksandr Danylyuk, che ha esortato i suoi sostenitori a convergere su Kiev da tutto il paese perché "nei prossimi tre giorni si deciderà il futuro dell'Ucraina".
Liberate due sedi di amministrazioni regionali
La polizia ha "liberato" due sedi di amministrazioni regionali che erano state occupate dai manifestanti anti governativi a Cherkassy e a Sumy, rispettivamente nell'Ucraina centrale e nordorientale. Gli agenti hanno arrestato anche oltre 10 persone.
Il peso di Mosca
L'Ucraina otterrà un nuovo prestito dalla Russia dopo quello da 3 miliardi di dollari incassato nel dicembre scorso. Mosca sottoscriverà un prestito a Kiev da 2 miliardi di dollari. Le condizioni rimarranno le medesime di quelle di dicembre: ossia prestito a 2 anni con tasso di interesse fisso al 5%. Sembra trovare quindi conferma l'intenzione russa di portare avanti un pacchetto di aiuti da complessivi 15 miliardi a dispetto del perseverare della protesta anti-governativa. Il primo finanziamento di Mosca giunse infatti dopo il dietrofront di Kiev sull'accordo commerciale con l'Unione europea. Oltre agli aiuti economici diretti, Mosca in dicembre concesse anche sconti sul prezzo del gas.
Allo stesso tempo governo e opposizione hanno raggiunto l'intesa per eliminare le controverse norme anti-manifestazione approvate due settimane fa. Al termine dei colloqui le due parti hanno anche concordato sulla necessità di amnistiare i manifestanti arrestati ma solo a condizione che questi abbandonino gli edifici governati occupati e rimuovano le barricate che da due mesi bloccano le strade.
Intanto oggi a Kiev arriverà l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, Catherine Ashton, che ha chiesto che ci sia un dialogo e ha esortato i leader dell'opposizione a dissociarsi da chi ricorre alla violenza.
L'appello di Yulia Tymoschenko
Alla vigilia della riunione straordinaria della Rada (Parlamento), si è fatta sentire dal carcere l'ex premier Yulia Tymoshenko che ha esortato l'opposizione a "non accettare categoricamente le condizioni umilianti" delle offerte di Yanukovych. "Chiedo - ha proseguito - a tutti gli ucraini di andare avanti, e di non fermare o indebolire la forza del loro impeto contro le autorità". Tymoshenko è in assoluto il personaggio che avrebbe più da guadagnare da una caduta di Yanukovich e da elezioni anticipate, come chiesto dai tre leader dell'opposizione. La sua liberazione del carcere è infatti una delle richieste del fronte filo Ue.
Manifestanti lasciano il ministero della Giustizia
Intanto i dimostranti anti governativi che avevano occupato il ministero della Giustizia hanno abbandonato l'edificio ma hanno l'intenzione di bloccare gli uffici del governo a Kiev. E' questa la decisione del leader del movimento Causa Comune, Oleksandr Danylyuk, che ha esortato i suoi sostenitori a convergere su Kiev da tutto il paese perché "nei prossimi tre giorni si deciderà il futuro dell'Ucraina".
Liberate due sedi di amministrazioni regionali
La polizia ha "liberato" due sedi di amministrazioni regionali che erano state occupate dai manifestanti anti governativi a Cherkassy e a Sumy, rispettivamente nell'Ucraina centrale e nordorientale. Gli agenti hanno arrestato anche oltre 10 persone.
Il peso di Mosca
L'Ucraina otterrà un nuovo prestito dalla Russia dopo quello da 3 miliardi di dollari incassato nel dicembre scorso. Mosca sottoscriverà un prestito a Kiev da 2 miliardi di dollari. Le condizioni rimarranno le medesime di quelle di dicembre: ossia prestito a 2 anni con tasso di interesse fisso al 5%. Sembra trovare quindi conferma l'intenzione russa di portare avanti un pacchetto di aiuti da complessivi 15 miliardi a dispetto del perseverare della protesta anti-governativa. Il primo finanziamento di Mosca giunse infatti dopo il dietrofront di Kiev sull'accordo commerciale con l'Unione europea. Oltre agli aiuti economici diretti, Mosca in dicembre concesse anche sconti sul prezzo del gas.