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MONDO

Approvata una tassa sulla guerra

Ucraina, respinte le dimissioni di Yatsenyuk. MH17: periti sul luogo dello schianto, esplosioni

Il Parlamento di Kiev ha respinto le dimissioni di Yatsenyuk: scongiurate le elezioni anticipate. Si continua a combattere nell'Est: tre morti a Lugansk. Annunciato un cessate il fuoco attorno al relitto del Mh17. Kiev, invece: "forti esplosioni vicino al luogo dello schianto"

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Nell'est dell'Ucraina i combattimenti continuano, violentissimi: nelle oltime 24 ore sono morti 11 militari e 31 sono rimasti feriti, tra le fila dell'esercito governativo. Intanto, a Kiev, il Parlamento respinge le dimissioni di Arseniy Yatsenyuk per evitare un terremoto poltico e le elezioni anticipate.

Rada: respinte le dimissioni del premier
Il premier aveva deciso di lasciare la guida dell'esecutivo per due ragioni: l'uscita di due partiti dalla coalizione e la bocciatura, da parte del Parlamento, delle leggi essenziali per finanziare l'offensiva dell'esercito contro i separatisti filo-russi. Oggi i deputati della Rada, chiamati a decidere sulle dimissioni, le hanno respinte approvando anche una tassa di guerra: il prelievo coatto di 1,5% dello stipendio per finanziare le operazioni militari nell'Est.

Luogo del disastro aereo: arrivati 950 esperti da Paesi Bassi e Australia
Vicino al luogo dove si è schiantato l'aereo della Malaysia Airlines si è sentita, in tarda mattinata, almeno una forte esplosione. Qualche ora prima, però, l'esercito di Kiev aveva annunciato un cessate il fuoco, solo in quella zona, per permettere agli esperti di raggiungere la zona. Sono stati proprio loro invece, a sentire le esplosioni, appena arrivati sul posto. Il gruppo è composto da militari, agenti e periti arrivati da Australia e Paesi Bassi. Sul luogo dello schianto, dove sono in arrivo anche 68 agenti malesi, sono stati accompagnati da una delegazione di osservatori dell'Ocse. Il loro compito è raccogliere i resti umani dei 298 basseggeri a bordo dell'aereo. 

Kiev-Mosca: accuse incrociate
Mentre l'opera pietosa della raccolta dei resti si fa sempre più urgente, continua il rimpallo delle responsabilità. Kiev accusa i ribelli filorussi per l'abbattimento; Mosca incolpa Kiev. In una riunione del Consiglio di sicurezza Onu, l'ambasciatore russo all'Onu Chrukin ha accusato l'esercito regolare di distruggere le prove del proprio coinvolgimento. l'Ucraina - sempre secondo il diplomatico - non avrebbe finora mantenuto la promessa di un cessate il fuoco, costringendo i miliziani filorussi a combattere e impedire ai tecnici l'accesso alla zona del disastro.

Le sanzioni UE e Usa
Mentre nell'est del Paese continuano gli scontri sulla Russia piovono sanzioni. L'Unione Europa ha formalmente approvato il pacchetto contro persone ed enti accusati di destabilizzare l'Ucraina: Le più dure colpiscono il cuore dell'economia della Russia: da ora le società e i cittadini della Ue "non possono più acquistare o vendere nuove obbligazioni, azioni o strumenti finanziari dalle principali banche russe". Ancora: embargo sul commercio di armi, proibite le esportazioni di tecnologie "dual use" - a uso sia civile sia militare.  Infine saranno vietate le esportazioni di attrezzature e tecnologie per il settore energetico verso la Russia: sono previste eccezioni previa autorizzazione delle autorità competenti. Non tarda ad arrivare l'ira di Mosca: le misure economiche europee contro la Russia - ha avvertito minaccioso il ministero degli Esteri di Mosca Serghiej Lavrov - faranno "inevitabilmente" schizzare alle stelle "i prezzi del mercato dell'energia in Europa".