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MONDO

Bombardamenti

Ucraina, Mariupol: 30 morti e oltre 90 feriti. Mogherini: "Deterioramento rapporto Ue-Russia"

I separatisti filo russi confermano ufficialmente di aver lanciato un'offensiva su larga scala contro la città portuale nell'Ucraina sud orientale. Da questa mattina i bombardamenti hanno causato quasi trenta vittime. Federica Mogherini, ha commentato: "L'attacco a Mariupol potrebbe inevitabilmente portare a un deterioramento delle relazioni Ue-Russia".

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Mariupol
Alta tensione in Ucraina. Il capo dei separatisti di Dontesk, Alexander Zakharchenko, ha annunciato un'offensiva totale contro Mariupol, roccaforte di Kiev nell'Ucraina orientale. Il ministro della Difesa ucraina, Stepan Poltorak, ha riconosciuto che le milizie separatriste hanno attaccato le posizioni delle forze governative. La città, infatti, è stata teatro da questa mattina di un pesante cannoneggiamento da parte dei ribelli che ha causato finora almeno 30 morti e oltre 90 feriti.  

Morto anche un bambino
I razzi Grad che si sono abbattuti sulla città portuale hanno colpito edifici residenziali, automobili e un mercato cittadino. Il dipartimento della sanità del governo regionale di Donetsk, leale alle autorità di Kiev, ha precisato che fra i trenta morti ci sono un bambino di cinque anni e una ragazzina di 15, mentre tra i feriti ci sarebbero altri cinque minorenni.

L'Osce: razzi su Mariupol provenivano da zone controllate dai ribelli 
I razzi che hanno colpito Mariupol provenivano da due zone diverse controllate entrambe dai ribelli. E' quanto hanno potuto accertare gli osservatori internazionali dell'Osce. 

Mogherini: "Deterioramento delle relazioni Ue-Russia"
Intanto l'Alto rappresentante della politica estera Ue, Federica Mogherini, ha commentato: "L'attacco a Mariupol è una ulteriore escalation del conflitto che ha conseguenze tragiche per la popolazione che già soffre da tempo e potrebbe inevitabilmente portare a un ulteriore deterioramento delle relazioni Ue-Russia".

Mariupol città strategica
Mariupol, è un importante centro portuale sul Mar Nero e ultima grande città dell'est separatista sotto il controllo del governo di Kiev. È collocata lungo la strategica arteria che collega le regioni orientali controllate dai ribelli alla penisola di Crimea, annessa dalla Russia a marzo. Ad agosto l'esercito ucraino aveva faticato a respingere l'offensiva dei ribelli su Mariupol e le molte vittime avevano indotto il presidente, Petro Poroshenko, ad acconsentire alla tregua firmata il 5 settembre.

Miliziani conquistano la cittadina di Krasni Partizan
Nel frattempo i miliziani separatisti sostengono anche di aver strappato alle forze armate di Kiev la cittadina di Krasni Partizan, vicino Donetsk, nel sud-est ucraino. La notizia - annunciata dall'agenzia dei ribelli 'Novorossia' - è stata poi confermata dall'esperto militare pro-Kiev Dmitri Timchuk.

Kiev contro Mosca
Il governo ucraino si scaglia contro Mosca per le recenti stragi di civili nel sud-est ucraino, inclusa quella di questa mattina. "La Russia - si legge in una nota del ministero degli Esteri di Kiev -, che continua a sostenere le azioni terroristiche nel Donbass e i cui soldati stanno partecipando ai combattimenti contro l'Ucraina, è pienamente responsabile per le vittime innocenti di Volnovakha, Debaltseve,Donetsk, Mariupol e di molte altre città e villaggi".

Poroshenko torna in anticipo dall'Arabia Saudita
Secondo quanto riporta l'agenzia Interfax il presidente ucraino Petro Poroshenko sta tornando in anticipo dall'Arabia Saudita (dove si trovava per i funerali di re Abdullah) per poter partecipare domani a una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza.