MONDO
La crisi
Ucraina, sanzioni dell'Ue contro 5 banche russe. Aereo abbattuto: esperti sul luogo dello schianto
Le nuove misure decise dall'Ue colpiscono anche la difesa e il settore petrolifero. Aereo abbattuto, l'Australia: almeno 80 corpi nel luogo dello schianto. L'Osce: intatto il luogo della tragedia. Il Parlamento ucraino introduce una nuova tassa per finanziare i combattimenti nell'est e respinge le dimissioni del premier Yatsenyuk
Sono Sberbank, Vtb Bank, Gazprombank, Vnesheconombank e Rosselkhozbank le banche russe a cui è vietato l'accesso al mercato dei capitali in Europa. Sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea sono state pubblicate le sanzioni economiche contro Mosca, adottate dal Consiglio Ue per l'escalation della crisi in Ucraina, che entreranno in vigore domani. Agli operatori e ai cittadini europei sarà vietato comprare o vendere azioni o obbligazioni dei cinque istituti di credito colpiti dalle restrizioni.
Le altre sanzioni
Ma non è tutto. Le misure restrittive applicate alla Russia riguardano anche il commercio di armi, le tecnologie "a doppio uso", sia civile che militare, e quelle utilizzate per le esplorazioni petrolifere. E' invece in vigore da oggi il congelamento dei beni e il divieto di ingresso nell'Unione per 8 persone, tra cui alcune molto vicine al presidente russo Vladimir Putin, e tre società.
L’ira di Mosca: “Schizzeranno alle stelle i prezzi del mercato dell’energia in Europa”
Non tarda ad arrivare l'ira di Mosca: le misure economiche europee contro la Russia - ha avvertito minaccioso il ministero degli Esteri di Mosca Serghiej Lavrov - faranno "inevitabilmente" schizzare alle stelle "i prezzi del mercato dell'energia in Europa".
Mogherini: “Mosca scelga: descalation o altre sanzioni”
“La Russia ha ancora l'opportunità di scegliere la de-escalation che contribuirebbe alla riduzione delle sanzioni. Se invece dovesse ancora sostenere i separatisti, questo potrebbe portare a un ulteriore inasprimento delle sanzioni. Questo è un momento cruciale per capire se può esserci un'azione di responsabilita' di Mosca oppure no" in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini
alla Commissione Esteri al Senato.
Osservatori internazionali sul luogo dello schianto del volo MH17
E' tornato nella sua base "in zona sicura" il gruppo di osservatori internazionali composto da otto rappresentanti dell'Osce, due esperti australiani e due olandesi che oggi - per la prima volta - è riuscito a recarsi sul luogo dello schianto dell'aereo malese abbattuto il 17 luglio nei cieli della regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale. Lo fa sapere l'ufficio stampa del presidente ucraino Petro Poroshenko sostenendo che "la missione è stata completata con successo". Alcuni media riportano di esplosioni nella zona in cui si trova il relitto del Boeing durante la ricognizione degli osservatori. Intanto 68 poliziotti malesi sono arrivati in Ucraina per partecipare alle indagini.
L'Osce: intatto il luogo dello schianto del Boeing
Il luogo dello schianto del Boeing malese è rimasto in gran parte intatto dal momento della tragedia. Lo ha detto ai media internazionali Michael Bociurkiw, un portavoce dell'Osce, dopo che un gruppo di 12 osservatori ha visitato quello che rimane dell'aereo, confermando che sul posto ci sono ancora resti umani.
Impedito l’accesso ai giornalisti sul luogo dello schianto
Gli investigatori internazionali hanno guadagnato l'accesso al luogo dello schianto del volo MH17 tramite un posto di blocco nel villaggio di Rozsypne, in cui è stato però impedito il transito ai giornalisti. I reporter che hanno tentato di raggiungere il luogo tramite un altro percorso sono stati avvertiti dai residenti che alcune strade sono state minate dai ribelli separatisti.
L’Australia: almeno 80 corpi ancora sul luogo dello schianto
Sono circa 80 i corpi delle vittime dello schianto del volo MH17 che si trovano ancora sul luogo dello schianto, due settimane dopo l'abbattimento in Ucraina del Boeing 777 della Malaysia Airlines. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri dell'Australia, Julie Bishop, parlando all'Australian Broadcasting Corporation dall'Ucraina.
Nuova imposta per finanziare guerra
E mentre si contano ancora morti per i combattimenti tra le forze di Kiev e i ribelli filorussi, il Parlamento ucraino ha deciso di introdurre una nuova imposta sul reddito per finanziare l'offensiva militare contro i separatisti dell'est.
Respinte le dimissioni del premier
Il Parlamento dell'Ucraina, inoltre, ha respinto del dimissioni del primo ministro Arseniy Yatsenyuk. Il premier aveva presentato la rinuncia al proprio incarico dopo che due partiti hanno lasciato la coalizione di governo e dopo che il Parlamento aveva bocciato delle leggi essenziali per finanziare l'offensiva dell'esercito contro i separatisti filo-russi. Tuttavia le dimissioni dovevano essere approvate dal Parlamento i deputati le hanno respinte nella votazione di oggi. Il presidente Petro Poroshenko ha esortato i deputati e il governo a trovare un compromesso e a fare in modo che il Parlamento continui a lavorare.
Le altre sanzioni
Ma non è tutto. Le misure restrittive applicate alla Russia riguardano anche il commercio di armi, le tecnologie "a doppio uso", sia civile che militare, e quelle utilizzate per le esplorazioni petrolifere. E' invece in vigore da oggi il congelamento dei beni e il divieto di ingresso nell'Unione per 8 persone, tra cui alcune molto vicine al presidente russo Vladimir Putin, e tre società.
L’ira di Mosca: “Schizzeranno alle stelle i prezzi del mercato dell’energia in Europa”
Non tarda ad arrivare l'ira di Mosca: le misure economiche europee contro la Russia - ha avvertito minaccioso il ministero degli Esteri di Mosca Serghiej Lavrov - faranno "inevitabilmente" schizzare alle stelle "i prezzi del mercato dell'energia in Europa".
Mogherini: “Mosca scelga: descalation o altre sanzioni”
“La Russia ha ancora l'opportunità di scegliere la de-escalation che contribuirebbe alla riduzione delle sanzioni. Se invece dovesse ancora sostenere i separatisti, questo potrebbe portare a un ulteriore inasprimento delle sanzioni. Questo è un momento cruciale per capire se può esserci un'azione di responsabilita' di Mosca oppure no" in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini
alla Commissione Esteri al Senato.
Osservatori internazionali sul luogo dello schianto del volo MH17
E' tornato nella sua base "in zona sicura" il gruppo di osservatori internazionali composto da otto rappresentanti dell'Osce, due esperti australiani e due olandesi che oggi - per la prima volta - è riuscito a recarsi sul luogo dello schianto dell'aereo malese abbattuto il 17 luglio nei cieli della regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale. Lo fa sapere l'ufficio stampa del presidente ucraino Petro Poroshenko sostenendo che "la missione è stata completata con successo". Alcuni media riportano di esplosioni nella zona in cui si trova il relitto del Boeing durante la ricognizione degli osservatori. Intanto 68 poliziotti malesi sono arrivati in Ucraina per partecipare alle indagini.
L'Osce: intatto il luogo dello schianto del Boeing
Il luogo dello schianto del Boeing malese è rimasto in gran parte intatto dal momento della tragedia. Lo ha detto ai media internazionali Michael Bociurkiw, un portavoce dell'Osce, dopo che un gruppo di 12 osservatori ha visitato quello che rimane dell'aereo, confermando che sul posto ci sono ancora resti umani.
Impedito l’accesso ai giornalisti sul luogo dello schianto
Gli investigatori internazionali hanno guadagnato l'accesso al luogo dello schianto del volo MH17 tramite un posto di blocco nel villaggio di Rozsypne, in cui è stato però impedito il transito ai giornalisti. I reporter che hanno tentato di raggiungere il luogo tramite un altro percorso sono stati avvertiti dai residenti che alcune strade sono state minate dai ribelli separatisti.
L’Australia: almeno 80 corpi ancora sul luogo dello schianto
Sono circa 80 i corpi delle vittime dello schianto del volo MH17 che si trovano ancora sul luogo dello schianto, due settimane dopo l'abbattimento in Ucraina del Boeing 777 della Malaysia Airlines. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri dell'Australia, Julie Bishop, parlando all'Australian Broadcasting Corporation dall'Ucraina.
Nuova imposta per finanziare guerra
E mentre si contano ancora morti per i combattimenti tra le forze di Kiev e i ribelli filorussi, il Parlamento ucraino ha deciso di introdurre una nuova imposta sul reddito per finanziare l'offensiva militare contro i separatisti dell'est.
Respinte le dimissioni del premier
Il Parlamento dell'Ucraina, inoltre, ha respinto del dimissioni del primo ministro Arseniy Yatsenyuk. Il premier aveva presentato la rinuncia al proprio incarico dopo che due partiti hanno lasciato la coalizione di governo e dopo che il Parlamento aveva bocciato delle leggi essenziali per finanziare l'offensiva dell'esercito contro i separatisti filo-russi. Tuttavia le dimissioni dovevano essere approvate dal Parlamento i deputati le hanno respinte nella votazione di oggi. Il presidente Petro Poroshenko ha esortato i deputati e il governo a trovare un compromesso e a fare in modo che il Parlamento continui a lavorare.