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MONDO

Kiev

Ucraina, scontri davanti al Parlamento: è morto un altro poliziotto

Gli scontri tra i manifestanti della destra nazionalista e la polizia sono scoppiati dopo l'approvazione di una riforma che conferisce maggiore autonomia alle regioni separatiste dell'Est. Ieri è morta un agente della Guardia Nazionale di 25 anni, oggi morto in ospedale un altro poliziotto

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Un secondo poliziotto della Guardia Nazionale è morto oggi in ospedale per le gravi ferite riportate nei violenti scontri scoppiati ieri davanti al parlamento di Kiev tra polizia e manifestanti di estrema destra. All'origine delle proteste l'adozione di una controversa riforma che conferisce maggiore autonomia alle regioni separatiste dell'Est del Paese.

L'altra vittima
Ieri  un agente di 25 anni è deceduto in ospedale durante l'operazione, dopo essere stato colpito al petto da un proiettile. La polizia ha informato che "in totale 141 feriti sono ancora ricoverati nei diversi ospedali di Kiev fra cui 131 poliziotti di cui 9 in gravi condizioni".

Gli scontri
Davanti alla Rada, il Parlamento, il violento scontro tra decine di manifestanti e poliziotti. Poi è stato lanciato un ordigno che è caduto davanti all'ingresso principale della Rada facendo una ventina di feriti, quasi tutti membri delle forze dell'ordine che erano a guardia del parlamento. Il ministero dell'Interno ha affermato che si è trattato di una granata e dichiarato che la persona che l'ha lanciata fa parte di una trentina di individui arrestati dopo gli scontri.

Il voto
Un totale di 265 deputati, contro un minimo richiesto di 226, hanno votato a favore del progetto nel corso di una seduta tesa durante la quale dei parlamentari contrari alla misura che considerato "anti-ucraina" e "pro-Putin" hanno bloccato l'accesso alla tribuna parlamentare al grido di "Vergogna!". L'adozione del progetto era stata richiesta dagli alleati occidentali che la considerano un mezzo per aiutare a porre fine al conflitto.