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MONDO

Dopo il vertice a Donetsk tra Ucraina, Mosca e Osce

Ucraina: i separatisti accettano la tregua fino a venerdì

I leader Lugansk e Donetsk, due delle principali località dell'est dell'Ucraina, hanno accettato il cessate il fuoco fino alle 10 del 27 giugno. L'appello dei 28 ministri degli Esteri dell'Ue riuniti in Lussemburgo per la pace

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Donetsk
Hanno accettato il cessate il fuoco fino alle ore 10 del 27 giugno i leader separatisti di due delle principali località dell'est dell'Ucraina, Lugansk e Donetsk. La notizia arriva al termine di un vertice tra Russia e Ucraina, alla presenza dall'Osce. All'incontro hanno partecipato per la prima volta anche rappresentanti dei separatisti filorussi, che hanno fatto un passo nella direzione indicata dal presidente ucraino Petro Poroshenko. Quest'ultimo venerdì scorso aveva dichiarato il cessate il fuoco unilaterale, come precondizione di un piano di pace per porre fine alla crisi nell'est del paese. Un percorso in 14 punti che Mosca aveva inizialmente bollato come un "ultimatum", perchè escludeva i separatisti dai negoziati. 

All'incontro che si è tenuto a Donetsk non ha pertecipato nessun membro del governo ucraino, ma Poroshenko ha chiesto al controverso ex presidente Leonid Kuchmadi di rappresentare gli interessi di Kiev. Presenti inoltre l'ambasciatore russo in Ucraina, Mikhail Zurabov, il rappresentante dell'Osce Heidi Tagliavini, e alcuni rappresentanti dei separatisti filoussi, tra questi il premier dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Aleksandr Borodai.

Kiev: mandati di arresto contro i separatisti 
Un tribunale di Kiev ha emesso, a poche ore dall'annuncio della tregua, 11 mandati d'arresto contro leader separatisti dell'Ucraina orientale. L'agenzia Interfax precisa che tra questi c'è anche lo stesso Borodai, il premier dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, che ha partecipato al vertice con Osce Russia e Ucraina.

Ue: bene piano Poroshenko, appello a cessate fuoco
Il piano di pace del presidente ucraino Poroshenko ha il "sostegno" della Ue ed è considerato dai ministri degli esteri europei, riunitisi in Lussenburgo, "una importante possibilità per la de-escalation". Lo scrivono i 28 nella conclusioni del Consiglio esteri in cui si lancia l'appello "a tutte le parti a onorare immediatamente il cessate il fuoco" per "creare le condizioni per la messa in atto del piano di pace". I ministri poi tornano a chiedere alla Russia di "prendere misure effettive per fermare il flusso di guerriglieri e armi".

In 14 punti il percorso di pace 
Il presidente ucraino Poroshenko ha presentato in tv il suo piano di pace per l'Ucraina sud-orientale in 14 punti. Tra i punti ci sono il disarmo, l'impunità per i separatisti che non si sono macchiati di gravi reati, la creazione di un corridoio per consentire ai "mercenari" di lasciare il paese, "il decentramento del potere e la protezione della lingua russa attraverso emendamenti alla Costituzione".