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MONDO

28 militari di Kiev dispersi a Donetsk

Ucraina, si continua a combattere nell'Est: 16 vittime civili nelle ultime 24 ore

Vittime nell'area intorno alla città di Debaltseve, uno snodo ferroviario strategico, a Donetsk e Lugansk. Leader separatista: "Mobiliteremo 100mila combattenti". Obama: "Valutiamo invio di armi a Kiev". La reazione di Mosca: "Stati Uniti sostengono la soluzione di forza voluta dall'Ucraina"

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(LaPresse)
Si continua a combattere nell'Ucraina orientale. Almeno 16 civili sono stati uccisi nelle ultime 24 ore: cinque persone sono morte nell'area intorno alla città di Debaltseve, uno snodo ferroviario strategico tra le roccaforti ribelli di Donetsk e Lugansk, dove si stanno tenendo i combattimenti più pesanti e si contanto altre vittime. Nella zona dell'aeroporto di Donetsk, in mano ai separatisti, risultano dispersi 28 militari di Kiev.
Intanto il leader dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, Alexander Zakharcenko, ha annunciato un'imminente mobilitazione generale che rinforzerà le file dei ribelli facendo arrivare a 100mila il totale dei miliziani pronti a combattere. Secondo Kiev si tratterebbe di un modo per mascherare nuovi arrivi di armi e uomini dalla Russia.

Obama: possibile invio di armi all'Ucraina
L'amministrazione di Barack Obama sta valutando nuovamente se fornire all'esercito di Kiev armi ed equipaggiamenti difensivi: lo scrive il New York Times citando fonti americane, secondo cui il segretario di Stato, John Kerry e il capo di Stato maggiore congiunto, Martin Dempsey stanno valutando la possibilità di inviare armi pesanti, andando oltre gli equipaggiamenti militari "non letali" (cioè giubbotti antiproiettile, visori notturni) finora forniti. E anche la consigliera per la sicurezza nazionale Susan Rice sarebbe disposta a rivedere la sua iniziale contrarietà a un'assistenza bellica di questo tipo. Ma il primo a voler fornire alle truppe ucraine droni, missili anticarro e altre armi indicate come "difensive" pare sia il generale americano Philip Breedlove, capo delle forze Nato in Europa.

Lavrov: Stati Uniti sostengono la soluzione di forza di Kiev
Una notizia che scatena la reazione di Mosca. Il Ministro degli esteri russi Lavrov denuncia: gli Stati Uniti sono pronti a "sostenere, senza alcuna riserva, le azioni delle autorità ucraine", autorità che hanno dimostrato di voler risolvereb il conflitto con la forza.