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MONDO

Fotoreporter ucciso in Ucraina

Ucraina, sindaco di Sloviansk: pronti a restituire il corpo di Rocchelli

Il direttore di Novaia Gazeta, Dmitri Muratov ha scritto una lettera al ministro degli esteri russo per chiedere aiuto nel trasferimento corpi di Rocchelli e Mironov che si trovano ancora nell'obitorio di Sloviansk; i combattimenti rendono difficoltoso il trasporto a Kiev

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Il sindaco 'popolare' di Sloviansk Viaceslav Ponomariov si è detto pronto a restituire in loco ai loro parenti o a rappresentanti ufficiali le salme di Andrea Rocchelli e di Andrei Mironov. Lo riporta l'agenzia Interfaz.
Le salme del fotoreporter italiano e dell'attivista russo, morti sabato scorso sotto i colpi di mortaio, si trovano infatti ancora nell'obitorio di Sloviansk. Bloccati. In tutta la regione di Donetsk si continua a combattere e gli scontri rendono problematico il traferimento del corpo a Kiev per il riconoscimento. L'ospedale dove si trovano le due salme si trova proprio in una zona in mano ai filorussi. Nella capitale ucraina intanto sono arrivati i genitori di Rocchelli.

Il direttore di Novaia Gazeta chiede aiuto a Mosca
Di fronte al crescere delle tensioni nell'est del paese il direttore di Novaia Gazeta, Dmitri Muratov ha scritto una lettera al ministro degli esteri russo per chiedere l'auto e l'assistenza di Mosca per trasferire i corpi. "I diplomatici del nostro Paese e quelli italiani cercano di fare qualcosa. Ma i loro sforzi non sono evidentemente sufficienti", ha osservato il direttore. Tatiana Lokshina, vice responsabile dell'ufficio russo della ong Hrw, ha detto che il problema del trasferimento dei corpi potrebbe essere risolto con l'aiuto dell'Onu e dell'Osce, che sono già impegnati nella soluzione del problema.
La Farnesina ha assicurato che "si continua a lavorare nell'organizzazione del trasferimento della salma del fotografo Andrea Rocchelli".

Kiev nega coinvolgimento dei soldati ucraini
Le truppe ucraine "non sono da accusare" per la morte del giornalista italiano Andrea Rocchelli e del suo interprete nell'est del Paese. Lo sostiene il vicepremier ucraino, citato dalle agenzie russe.

"Sono stati colpiti dai soldati ucraini", Kiev apre un'inchiesta 
Secondo gli insorti filorussi la responsabilità sarebbe proprio delle forze di Kiev. Il capo delle milizie di autodifesa dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk confermando ha affermato"I colpi sono partiti dalle linee ucraine". In un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Deshchytsia, ha annunciato che sarà aperta un'inchiesta sulla morte del fotoreporter assicurando che "tutti i colpevoli devono essere puniti". Deshchytsia riferisce di aver espresso le sue condoglianze per la morte del cittadino italiano al ministro italiano Federica Mogherini.