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MONDO

Truppe ucraine hanno lasciato Debaltsevo

Ucraina, tregua violata. Gruppo 'Normandia': "Applicare accordi di Minsk"

I quattro del gruppo 'Normandia' (Hollande-Merkel-Putin-Poroshenko) hanno "denunciato le violazioni della tregua" e sottolineato la necessità di "applicare l'integralità  degli accordi del 12 febbraio". Mentre Poroshenko chiede l'intervento dei peacekeeper dell'Onu, la Gran Bretagna denuncia: Russia pericolo per i Paesi Baltici

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Soldati a Debaltsevo
Dopo che i leader occidentali hanno condannato fermamente la presa di Debaltsevo da parte dei filorussi, in una conference call i quattro del gruppo 'Normandia' sull'Ucraina hanno convenuto sulla necessità di "applicare con rigore l'integralità  degli accordi di Minsk del 12 febbraio". I leader di Russia, Ucraina, Francia e Germania hanno anche denunciato la violazione del cessate-il-fuoco nell'est dell'Ucraina.

Poroshenko chiede caschi blu, no dei filorussi
Il clima quindi è ancora teso, nonostante i tentativi di mediazione. Poroshenko ha risposto alla presa di Debaltsevo, città che sin dal vertice di Minsk ha rappresentato un nodo insoluto nel braccio di ferro tra Putin e il trio Germania-Francia-Ucraina, con la richiesta di intervento dei caschi blu dell'Onu. Per il presidente dell'Ucraina il dispiegamento di peacekeeper dell'Onu assicurerebbe la tregua prevista dagli accordi di Minsk. L'appello, approvato dal Consiglio di sicurezza, è stato bocciato oggi dai filorussi. L'ambasciatore russo all'Onu, Vitali Ciurkin, ritiene che la richiesta del presidente ucraino  segnali una "carenza di determinazione" nell'attuazione degli accordi di Minsk. "Penso che sia un più inquietante, perché hanno appena firmato gli accordi di Minsk il 12 febbraio. E tali accordi prevedono solo il ruolo dell'Osce, non c'è nulla sull'Onu o sull'Ue".

Gran Bretagna: Russia pericolo per i Paesi Baltici
Intanto, la Gran Bretagna  denuncia "un pericolo reale ed attuale" che la Russia cerchi di destabilizzare Estonia, Lituania e Lettonia. L'allarme è stato lanciato dal ministro della Difesa britannico Michael Fallon che avverte sul rischio che Mosca utilizzi nei paesi del Baltico "la stessa tattica" aggressiva usata in Ucraina. La preoccupazione di Londra, ha spiegato il ministro, è che la Russia "possa fare pressione sui Paesi Baltici", membri della Nato, per mettere alla prova l'Alleanza Atlantica. Ormai non siamo più in una situazione di "guerra fredda", ha aggiunto Fallon. "Quando ci sono carri armati che attraversano il confine dell'Ucraina, i jet che attraversano la Manica e i sottomarini nel Mar del Nord, la guerra è già abbastanza calda". 

Polemica Londra-Mosca
"Va al di là dell'etica diplomatica": così Aleksandr Lukashevich, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha commentato le dichiarazioni del ministro della Difesa britannico. "Penso che troveremo il modo di reagire alle dichiarazioni fatte dal signor ministro", ha aggiunto.

Mogherini: "Bruxelles pronta a prendere misure appropriate"
Nonostante l'Unione Europea continui a cercare di mediare sulla situazione in Ucraina sud-orientale, il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, ha ricordato che Bruxelles "resta pronta a prendere misure appropriate nel caso in cui continuino i combattimenti e altri sviluppi negativi in violazione degli accordi di Minsk". Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha accusato i ribelli di aver "messo a rischio" gli accordi di pace, sostenendo che truppe e mezzi russi "sono sempre attivi in Ucraina". L'offensiva ribelle è "nefasta per le speranze di pace", ha commentato la cancelleria tedesca, sottolineando che in caso di nuova escalation "potrebbero essere necessarie" nuove sanzioni contro Mosca. La Russia ha però invitato l'Occidente a cessare la guerra delle sanzioni e ad avviare un dialogo costruttivo, pur riservandosi il diritto di rispondere alle nuove sanzioni del Canada.