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MONDO

"Omicidio inscenato per stanare agenti russi"

Ucraina, è vivo il giornalista russo acerrimo oppositore di Putin dato per assassinato a Kiev

Arkadi Babchenko è apparso in conferenza stampa a Kiev. Il suo omicidio è stato una messinscena organizzata dai servizi ucraini per sventare un attentato vero. Mosca parla di una "provocazione"

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Inatteso colpo di scena a Kiev. Il giornalista e scrittore russo Arkadi Babchenko è vivo ed è apparso in conferenza stampa. Babchenko era stato dato per assassinato ieri sera nella capitale ucraina.

La messinscena
Il capo dei servizi di sicurezza ucraini, Vasyl Hrytsak, ha spiegato in una conferenza stampa che 'l'assassinio' del reporter è stato inscenato per stanare agenti russi. "Grazie a questa operazione siamo riusciti a sventare una cinica provocazione e a documentare i preparativi per questo crimine da parte dei servizi speciali russi", ha detto Hrytsak, precisando che questa "provocazione" consisteva nell'assassinio di Babchenko. L'uomo considerato la "mente" dell'omicidio è stato arrestato, ha aggiunto.

Babchenko: l'operazione mi ha salvato la vita
"Sono state raccolte prove evidenti - ha detto Babchenko in conferenza stampa - e la cosa più importante è che la mia vita è stata salvata e che sono stati sventati altri attentati più gravi, perché si stavano preparando ad azioni gravi. Mi hanno detto che c'era un ordine di uccidermi, sono stati pagati i soldi, 40mila dollari, un bel prezzo direi, mi hanno fatto vedere i documenti, il mio passaporto, la foto che c'è solo nel mio passaporto, quando l'ho fatto, e nell'ufficio che li rilascia, ed è stato chiaro che l'informazione arrivava dalla Russia, evidentemente dai servizi speciali". "Mi hanno proposto di partecipare a questa operazione e io ho accettato, tanto sarebbe andata avanti lo stesso". 

La notizia falsa dell'omicidio 
La notizia dell'omicidio di Babchenko era stata data da sua moglie, che aveva riferito di come il marito fosse stato colpito da un killer sulle scale di casa e fosse poi morto nel trasporto in ambulanza verso l'ospedale. 

Il profilo di Babchenko e la sua opposizione a Putin
Acerrimo nemico di Vladimir Putin, Babchenko conduce un programma televisivo nel canale privato ucraino Atr. Il giornalista si era candidato alle elezioni del 2012. E' stato uno dei più importanti corrispondenti di guerra della Russia e nel febbraio 2017 lasciò la patria dopo le minacce ricevute in seguito a un post su Facebook. Ha definito Mosca "aggressore" per l'intervento a fianco di Bashar Assad e ancora prima, dopo aver fatto il servizio militare in Cecenia durate la guerra, aveva scritto le proprie memorie di quel conflitto ("La guerra di un soldato in Cecenia", edito in Italia da Mondadori). Si è schierato contro l'intervento russo in Ucraina e contro l'annessione della Crimea. Lavora da free lance per diversi media britannici, tra cui il Guardian e Bbc, per cui ha scritto dell'elicottero ucraino abbattuto nell'est dell'ex repubblica sovietica nel 2014. A bordo di quell'elicottero, ha scritto ieri sul suo profilo Twitter, avrebbe dovuto esservi anche lui. 

Mosca: provocazione anti-russa
"I veri motivi per questa performance adesso iniziano a venire a galla, è un'altra provocazione anti russa da parte dell'Ucraina e consiste nel montare accuse contro Mosca. Ora si comprendono anche quali saranno le azioni future dell'Sbu, continuare a fomentare provocazioni", ha commentato il ministero degli esteri a Mosca, dopo la conferenza stampa a Kiev in cui il giornalista russo dissidente, dato per ucciso ieri, è ricomparso vivo e vegeto. "Azioni apparentemente progettate per avere effetto di propaganda hanno finito con l'ingannare il mondo intero dopo che ha risposto alle notizie provenienti in diretta dall'Ucraina sull'uccisione del giornalista", ha concluso il ministero.