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ITALIA

Almeno uno dei due avrebbe legami con un clan

Ucraino ucciso in un supermercato: i due fermati confessano

Sono stati rintracciati in Calabria i presunti killer di Anatolij Korol, l'ucraino che ha tentato di sventare la rapina in un supermercato a Castello di Cisterna (Napoli)

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(Foto La Presse)
Hanno confessato le due persone fermate per l'omicidio Anatoliy Korol, 38 anni, il muratore eroe ucciso sabato scorso in un supermercato a Castello di Cisterna nel Napoletano.

Si tratta di Marco Di Lorenzo e Gianluca Ianuale, fratellastri, figli del boss Ianuale. Sono stati rintracciati dai carabinieri a Cosenza, dove si erano trasferiti da alcuni giorni. La notte del delitto non sono rientrati a casa ma hanno dormito in un residence nel Napoletano.

Le indagini si sono incentrate sulle testimonianze dei presenti e sulle immagini del circuito di videosorveglianza, e nel giro di una settimana il cerchio si è stretto intorno ai presunti responsabili: stamattina prima filtra la notizia di una serie di perquisizioni in via Leopardi, nel rione Cisternina, complesso di edilizia popolare di Castello di Cisterna - dove, nella tromba di un ascensore condominiale, vengono trovati un fucile mitragliatore, una pistola calibro 7.65, munizioni e tre bilancini di precisione - poi quella del fermo di due sospetti.

Di Lorenzo e Ianuale, formalmente indagati per concorso in rapina aggravata e omicidio volontario, vengono interrogati nella caserma dei carabinieri di Castello di Cisterna dal procuratore capo di Nola, Paolo Mancuso. Poche ore più tardi, la confessione e l'arresto. Per Korol, la cui salma è stata riportata in Ucraina per il funerale, nei giorni scorsi l'Associazione nazionale dei funzionari di polizia e alcuni parlamentari avevano proposto la concessione di una medaglia d'oro al valore civile.