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ITALIA

Ieri il Prefetto ha inviato il commissario agli uffici dello stato civile

Udine, commissario ad acta annulla trascrizione nozze gay. Il sindaco: 'Atto senza valore giuridico'

A difesa dell'atto prefettizio sono intervenuti il deputato di Pi Gian Luigi Gigli, e il leader dell'opposizione di centrodestra al Comune di Udine, Adriano Ioan. Mentre l'Arcigay attacca: "Il ministro Alfano e il Prefetto di Udine abusano dei propri ruoli istituzionali"

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nozze gay
Udine
"Personalmente sono rimasto molto dispiaciuto e colpito da questo atto, che, per altro, ritengo non abbia nessun valore giuridico in quanto sulla base della legge che disciplina lo stato civile l'annullamento può essere disposto unicamente per decreto di un tribunale". Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, esponente del centrosinistra, ha commentato la decisione del Prefetto, che ieri ha inviato agli uffici dello stato civile un commissario ad acta che ha cancellato la trascrizione, effettuata di recente dal Comune, di un matrimonio omosessuale contratto all’estero.
 
Il primo cittadino di Udine, attorno al quale hanno fatto scudo le associazioni del movimento Lgbt locale, con l'Arcigay Friuli in prima linea, si è anche dichiarato "addolorato che di fronte a un gesto come la trascrizione di un matrimonio, con una valenza di inclusione sociale e di garanzia di pari dignità e diritti a tutte le persone ci sia stata una risposta così pronta e, tutto sommato, autoritaria da parte di un organo dello Stato".
 
A difesa dell'atto prefettizio sono intervenuti il deputato di Pi Gian Luigi Gigli, e il leader dell'opposizione di centrodestra al Comune di Udine, Adriano Ioan. "Ad essere privo di valore giuridico - ha detto Gigli - non è l'annullamento delle trascrizioni disposto dal commissario prefettizio in base alla legge e alla Costituzione, ma piuttosto le trascrizioni stesse di nozze gay contratte all'estero". Ioan ha rivolto al sindaco Honsell l'accusa di "protagonismo oltre ogni limite", ricordando che l'opposizione "sul terreno dei diritti civili ha sempre dichiarato la disponibilità al dialogo per sollecitare e coinvolgere i nostri parlamentari, che sono - ha concluso – gli unici veri deputati a cambiare l'attuale obsoleta legislazione".
 
Nessun passo indietro da parte del sindaco di Udine, che nei giorni scorsi aveva manifestato anche l'intenzione di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale contro eventuali cancellazioni d'ufficio delle nozze gay dall'anagrafe cittadina.
 
Arcigay: Il ministro Alfano e il Prefetto di Udine abusano dei propri ruoli istituzionali"
A intervenire sulla vicenda è anche Flavio Romani, presidente di Arcigay: "E’ allarmante l'abuso che il ministro Alfano in primis e il prefetto di Udine in seconda istanza fanno dei propri ruoli istituzionali, al fine di portare avanti una battaglia ideologica lontana anni luce dal paese reale" ha detto.
 
"Le coppie di gay e lesbiche che in queste settimane stanno ottenendo la trascrizione dei propri matrimoni contratti all'estero - dice Romani - faticosamente guadagnano un briciolo di riconoscimento dopo anni di totale marginalizzazione. Questo piccolo ma importante traguardo deve essere l'apripista per un riconoscimento pieno, non può rivelarsi l'ennesimo fuoco fatuo condannato a spegnersi per colpa della grave latitanza della politica".
 
"Non indietreggeremo di un passo - annuncia Romani  - continueremo a pretendere ciò che ci è dovuto e che molti italiani hanno già ottenuto varcando i confini e raggiungendo Paesi più civili del nostro”.