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ITALIA

La perizia su richiesta del Tribunale dei Minorenni di Trieste

Udine, il delitto del ferroviere. Le ragazzine "incapaci di intendere"

Le adolescenti, accusate dell'omicidio del 7 aprile 2013, si trovavano "in una condizione di profonda immaturità, con una sofferenza priva di rappresentazione, che le rendeva incapaci di intendere e di volere"

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Mirco Sacher (foto Ansa)
Le due adolescenti udinesi accusate di aver ucciso Mirco Sacher, il ferroviere pensionato trovato morto alla periferia di Udine il 7 aprile 2013, si trovavano "in una condizione di profonda immaturità, con una sofferenza priva di rappresentazione, che le rendeva incapaci di intendere e di volere". È la conclusione cui giungono lo psichiatra Mario Novello, responsabile del dipartimento di salute mentale dell'Ass Medio Friuli, e la psicologa Erika Jakovcic, incaricati dal Tribunale dei Minorenni di Trieste.

Il Tribunale aveva incaricato i due periti nell'ambito del processo per l'omicidio, con l'intenzione di valutare la maturità delle due ragazze al momento del delitto. Le due consulenze tecniche d'ufficio sono state depositate nei giorni scorsi. "Attualmente - precisano i periti con due conclusioni analoghe per entrambe le adolescenti - hanno la capacità di partecipare coscientemente al procedimento e non sono socialmente pericolose".

Sacher venne trovato senza vita in un campo alla periferia del capoluogo friulano, e della sua morte le due quindicenni si accusarono il giorno dopo, al termine di una "fuga" in treno fino alla stazione di Venezia Mestre. La perizia d'ufficio sulle cause della morte dell'uomo ha accertato che il decesso fu causato da una "azione meccanica violenta".