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MONDO

Atene

La crisi greca di nuovo sul tavolo dell'Eurogruppo

La scorsa notte il varo della riforma dal Parlamento di Atene

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Oggi "certamente discuteremo" di eventuali misure volte ad alleggerire il peso del debito pubblico greco. "Discuteremo quando" potrebbero scattare, "se adottarle e a quali condizioni ciò potrebbe accadere, e se è necessario. E' la prima discussione che avremo sulla materia. Non mi aspetto alcuna conclusione per ora". Lo dice il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, entrando nella sede del Consiglio, a Bruxelles, per la riunione straordinaria dell'Eurogruppo dedicata alla Grecia.

Padoan: Atene ha fatto passi in avanti
"Mi sembra che il governo greco abbia fatto passi avanti. Hanno approvato in Parlamento importanti misure, ora le valuteremo nel dettaglio. L'atteggiamento è quello di essere molto aperti a possibili opzioni relative al profilo del debito, fermo restando che il cosiddetto haircut non è sul tavolo". Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan fa il punto, prima della riunione sullo stato delle trattative tra la Grecia e i Paesi creditori, dopo le misure varate ieri dal Parlamento greco.

Quanto alla difficoltà di raggiungere un accordo già oggi Padoan osserva che "questo non si può mai dire prima di un Eurogruppo. Sicuramente ci saranno dei passi avanti; se poi saranno definitivi lo vedremo. Ci sarà comunque un Eurogruppo formale tra un paio di settimane". La posizione dell'Italia, continua il ministro, "è che il governo ha fatto molti passi avanti nella direzione giusta". Atene, aggiunge, "ha anche valutato la possibilità di prendere misure contingenti, che in qualche misura si ispirano alle nostre clausole di salvaguardia, anche se il disegno tecnico è diverso".

Il Parlamento greco aveva approvato in nottata un nuovo provvedimento all'insegna dell'austerità, con 153 voti a favore e 143 contrari. In precedenza, si erano verificati incidenti ad Atene tra polizia e manifestanti, proprio di fronte al Parlamento.

Tsipras: la riforma delle pensioni è "necessaria"
Prima del voto, il premier greco Alexis Tsipras aveva difeso la riforma delle pensioni e quella fiscale. "Abbiamo concordato di riformare il sistema delle pensioni senza ridurre le pensioni principali e ce l'abbiamo fatta. Il sistema aveva bisogno di una riforma perché è complesso, socialmente ingiusto e clientelare. E non possiamo permettercelo finanziariamente", ha detto. Tsipras ha sottolineato che la riforma è "sostenibile senza tagliare le indennità principali" e ha promesso che "per più di di due milioni di pensionati non ci sarà un taglio nemmeno di un euro della loro rendita". Il varo giunge prima della riunione dell'Eurogruppo prevista per domani. A tal proposito, il premier ellenico ha espresso la sua fiducia nel fatto che "dopo sei anni di misure di austerità" l'Eurogruppo di domani deciderà' "una riduzione del debito greco".