MONDO
L'opposizione
Ue, Gentiloni: "Italia mai isolata come ora"

"L'Italia, in Europa, non è mai stata isolata come in queste settimane".
Lo ha detto l'ex premier, Paolo Gentiloni, parlando a Trento ai giornalisti, prima di intervenire nell'incontro di chiusura della campagna elettorale per le provinciali in Trentino, a sostegno del candidato Giorgio Tonini (Pd), candidato presidente per la coalizione di centrosinistra.
"Mi auguro che ci sia qualcuno al governo che si renda conto del contesto delicatissimo e molto rischioso, in cui questa manovra economica ci infila", ha aggiunto Gentiloni, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto una valutazione sul governo nazionale.
"Non solo - ha aggiunto - non è una manovra che alimenta la crescita e sviluppo, ma purtroppo è una manovra che mette a rischio i conti pubblici. Allora possiamo anche far finta di non vedere, tra una litigata, un complotto, una 'manina', un bisticcio tra le varie forze di governo. Io mi auguro che qualcuno invece si renda conto e cerchi un compromesso con l'Ue che difenda il nostro Paese". A domanda diretta, a proposito della 'manina' che avrebbe cambiato il testo del dl fiscale, Gentiloni ha risposto con un sorriso.
E poi: "Io sono rimasto molto colpito da una scena di 20-25 giorni fa a piazza Colonna a Roma, dal balcone che sta alle spalle della sala del Consiglio dei ministri, una scena in cui l'establishment dei 5 stelle festeggiava, non di fronte a folla plaudente, ma a parlamentari con bandiera. Mi sono chiesto subito cosa avessero da festeggiare: non c'era stata vittoria politica, sportiva, economica".
"Forse era stata al massimo piegata - ha aggiunto - la resistenza di un ministro di quello stesso governo. Del tutto fuori luogo quindi. Un po' la manifestazione plastica della scarsa considerazione delle istituzioni: ce le dobbiamo tenere strette, nel nostro modo di lavorare, di rapportarci all'avversario. Si festeggiava sostanzialmente il fatto di aver contratto un debito. Pensate a una famiglia che festeggia, dopo essere andati da uno che costringe a tassi molto alti per avere prestito".
Lo ha detto l'ex premier, Paolo Gentiloni, parlando a Trento ai giornalisti, prima di intervenire nell'incontro di chiusura della campagna elettorale per le provinciali in Trentino, a sostegno del candidato Giorgio Tonini (Pd), candidato presidente per la coalizione di centrosinistra.
"Mi auguro che ci sia qualcuno al governo che si renda conto del contesto delicatissimo e molto rischioso, in cui questa manovra economica ci infila", ha aggiunto Gentiloni, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto una valutazione sul governo nazionale.
"Non solo - ha aggiunto - non è una manovra che alimenta la crescita e sviluppo, ma purtroppo è una manovra che mette a rischio i conti pubblici. Allora possiamo anche far finta di non vedere, tra una litigata, un complotto, una 'manina', un bisticcio tra le varie forze di governo. Io mi auguro che qualcuno invece si renda conto e cerchi un compromesso con l'Ue che difenda il nostro Paese". A domanda diretta, a proposito della 'manina' che avrebbe cambiato il testo del dl fiscale, Gentiloni ha risposto con un sorriso.
E poi: "Io sono rimasto molto colpito da una scena di 20-25 giorni fa a piazza Colonna a Roma, dal balcone che sta alle spalle della sala del Consiglio dei ministri, una scena in cui l'establishment dei 5 stelle festeggiava, non di fronte a folla plaudente, ma a parlamentari con bandiera. Mi sono chiesto subito cosa avessero da festeggiare: non c'era stata vittoria politica, sportiva, economica".
"Forse era stata al massimo piegata - ha aggiunto - la resistenza di un ministro di quello stesso governo. Del tutto fuori luogo quindi. Un po' la manifestazione plastica della scarsa considerazione delle istituzioni: ce le dobbiamo tenere strette, nel nostro modo di lavorare, di rapportarci all'avversario. Si festeggiava sostanzialmente il fatto di aver contratto un debito. Pensate a una famiglia che festeggia, dopo essere andati da uno che costringe a tassi molto alti per avere prestito".