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POLITICA

Domani Consiglio Europeo

Gentiloni: Ue cambi, "Crescita è buona, non soffocarla con le regole"

l premier al Senato in vista del Consiglio europeo. Migranti: "Gestione di Bruxelles drammaticamente lenta. Ci dicano chiaramente se dobbiamo cavarcela da soli". "Brexit sveglia per Ue" 

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"La crescita non può essere soffocata da regole concepite in un periodo diverso, quando sarebbe stato difficile pensare a una crescita dell'Europa del 2%. Non bastano i numeri, non bastano i decimali". Servono "lavoro, inclusione, crescita: è questo che determina il successo dell'Unione europea a livello internazionale. Noi lo diciamo da tempo e ci auguriamo che non sia più solo una battaglia italiana: l'Europa deve cambiare, dobbiamo avere la forza di farla cambiare". Lo ha detto Paolo Gentiloni in Senato durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani.

Brexit, Gentiloni: non è campana morto ma sveglia per Ue 
"Si potrebbe dire che Brexit più che una campana a morto per il progetto dell'Ue è stata una robustissima sveglia. Forse ricorderemo il voto inglese più che come inizio della fine, come un campanello di allarme che ha messo il progetto dell'Unione al centro della discussione pubblica del nostro Continente. Quel progetto ha confermato la propria vitalità e resta centrale per il nostro futuro". ha affermato il premier. 


Migranti, Gentiloni: gestione Ue drammaticamente lenta
"Sull'immigrazione dobbiamo dirci onestamente che nonostante qualche passo in avanti la velocità con cui l'Ue si muove sul terreno delle politiche comuni resta drammaticamente al di sotto delle esigenze di governo e gestione di questo fenomeno. Lo diremo apertamente anche a Bruxelles. Qualche risultato almeno simbolico è stato ottenuto: la Commissione ha annunciato una procedura d'infrazione per i tre Paesi che non accettano gli impegni. Ma non ci consola questa soddisfazione morale". Gentiloni ha ribadito che  "vogliamo sapere se sul tema dell'immigrazione abbiamo alle nostre spalle l'Unione europea con le sue risorse e con il suo impegno politico, oppure se dobbiamo continuare a cavarcela da soli". "L'Italia - ha aggiunto - è in grado di gestire questa questione, sia pure con difficoltà crescenti.  L'Europa se vuole recuperare la sua vitalità, se vuole cambiare e scommettere sul proprio futuro deve avere una politica migratoria comune. Questo noi pretendiamo a Bruxelles".

Clima: Gentiloni, reso chiaro a Usa accordi non negoziabili Teniamo ferma linea assunta con Macron e Merkel su Cop21
"Abbiamo in parte sulle nostre spalle, non da soli, il compito di tenere aperta la strada che porta a contrastare il cambiamento climatico secondo una linea che abbiamo condiviso immediatamente con il presidente Macron e la Merkel poche ore dopo la decisione Usa di non riconoscersi più negli accordi di Parigi. La linea è della non negoziabilità: non si rimettono in discussione. L'intenzione degli Usa non è negare il tema, ma ridiscutere gli impegni economici che i grandi Paesi hanno messo sui fondi per il contenimento degli effetti del cambiamento climatico a favore dei Paesi più poveri". Lo ha affermato il premier Paolo Gentiloni. 

Gentiloni: Agenzia farmaco vada a Milano
A margine del Consiglio Ue si fisseranno "i criteri per il trasferimento da Londra dell' Agenzia sulle banche e dell'Agenzia europea del farmaco. Milano è competitiva e ha tutte le carte in regola" per ospitare l'Ema "e la spinta che cercheremo di dare è che la decisione avvenga sulla base della qualità tecnica e non di una logica di compensazione interna a qualche gruppo di Paesi Ue che non farebbe bene al settore di cui l'agenzia è responsabile". Ha annunciato Gentiloni nelle comunicazioni in vista del Consiglio Ue.

Terrorismo: Gentiloni, serve pressing grandi player Internet 
"Gli ultimi attentati ci dicono che il terrorismo è una minaccia comune che ha bisogno di risposte comuni. Con lo scambio di informazioni" e con una linea "molto esigente dell'Ue", sulla scia della dichiarazione del G7 di Taormina, "verso i grandi player del web perché la radicalizzazione può essere contrastata da chi detiene le chiavi di un numero impressionante di dati". Gentiloni ha concluso che "La Rete, luogo di libertà, non può diventare una minaccia per la nostra sicurezza".