Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Ue-Gentiloni-nel-mirino-Paesi-aperti-a-fisco-aggressivo-b4193541-4df6-4fc6-9522-a81279e0b0e2.html | rainews/live/ | true
EUROPA

Ue, Gentiloni: nel mirino i Paesi aperti al fisco aggressivo

Raccomandazioni a Olanda, Lussemburgo, Malta, Cipro e Irlanda

Condividi

Le raccomandazioni Ue di quest'anno mettono l'accento sulla lotta alla pianificazione fiscale aggressiva, "priorità più chiara rispetto al passato". Così il commissario all'Economia Paolo Gentiloni. "Alcuni elementi nei sistemi fiscali di alcuni Stati Ue sono ancora usati dalle aziende per fare pianificazioni aggressive. Non può esserci spazio per simili pratiche nell'Europa della solidarietà e dell'equità", ha detto. Olanda, Lussemburgo, Malta, Irlanda eCipro tra i Paesi che avranno raccomandazioni sul tema.

Tutti facciano il necessario per l'economia
"Deve esserci un orientamento di bilancio che sostiene" la situazione "in tutti gli Stati membri,e raccomandiamo di prendere tutte le misure necessarie per sostenere l'economia e assicurare la ripresa" ha aggiunto, ricordando che non aprire procedure quest'anno "è coerente con la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità".  "Quando la situazione si normalizzerà, è vitale evitare l'errore del passato", quando"gli investimenti furono la prima vittima" del consolidamento.

Per Alitalia discontinuità necessaria per l'intervento statale
Su Alitalia "non discuto le decisioni del Governo. Ripeto solo ciò che è noto cioè che questo è connesso alla discussione con la Commissione sulla discontinuità che è una condizione necessaria per questo intervento. Ma credo che questo sarà discusso nelle prossime settimane tra il governo e la Commissione" ha detto a proposito dell'intervento statale in Alitalia.

La sospensione del Patto di stabilità durerà finché dura la crisi Covid
La "clausola generale di sospensione" delle prescrizioni del Patto di Stabilità Ue per le politiche di bilancio degli Stati membri, attivata nel marzo scorso a causa della crisi del Coronavirus, "verrà disattivata quando non sussisteranno più le condizioni", ovvero quando l'Ue nel suo complesso non sarà più in situazione di "grave recessione economica". E di converso, resterà in vigore "fino a che la situazione resta questa".

Lo hanno ricordato oggi a Bruxelles, rispondendo alle domande dei giornalisti, il vicepresidente della Commissione europea per l'Economia, Valdis Dombrovskis, e il commissario agli Affari economici e finanziari, Paolo Gentiloni, durante la la conferenza stampa online sulle "raccomandazioni specifiche per paese", presentate dall'Esecutivo comunitario nel quadro del "semestre europeo".

La clausola generale di sospensione ("general escape clause") "risponde a condizioni chiare: una grave recessione economica per l'Ue nel suo complesso. Questo - ha detto Dombrovskis - è il criterio sulla cui base del quale si può decidere la sua disattivazione. Non possiamo indicare una data specifica, perché in questo momento c'è un alto livello di incertezza economica, ma monitoreremo la situazione, e quando le condizioni non si applicheranno più la clausola sarà disattivata". "Naturalmente - ha aggiunto il vicepresidente della Commissione - a quel punto prenderemo in conto il fatto che le posizioni di partenza degli Stati membri presenteranno un livello di deficit e di debito molto più alto, quando dovranno tornare a impegnarsi nel percorso verso gli obiettivi di bilancio medio termine". Inoltre, ha spiegato ancora Dombrovskis, "nel Patto di Stabilità e nelle regole sui bilanci abbiamo un meccanismo di correzione, la cosiddetta 'matrice', che ci permette di tenere conto degli sforzi degli Stati membri relativamente al ciclo economico, distinguendo fra congiunture economiche buone o normali e negative. Quindi, valuteremo in quale fase saranno gli Stati membri quando la clausola di sospensione generale sarà disattivata; e avremo perciò in ogni caso - ha concluso - un approccio modulato in linea con le disposizioni anti cicliche presenti nelle nostre regole".

Gentiloni, dopo aver puntualizzato che "la clausola di sospensione è generale e non riguarda solo l'Italia" (perché la domanda riguardava in particolare l'Italia), ha insistito sul fatto che "la definizione è molto chiara": la clausola "si applica nel caso di una grave recessione che colpisce tutta l'Unione", com'è avvenuto con la crisi pandemica."Quando questa situazione cambierà, prenderemo le nostre decisioni; ma fino a quando le circostanze restano queste, manterremo la situazione invariata", ha concluso il commissario.