POLITICA
Scontro su revisione bilancio
Ue, Gozi: unici a mettere il veto? "Politica si fa con atti di coraggio. Non temiamo ritorsioni".
"Vogliamo spingere l'Europa a cose grandi" afferma a Rainews24. "Il compromesso al ribasso non risponde alla nostra visione"

"La riserva posta dall'Italia" deriva dal fatto che "la proposta della presidenza Slovacca è al di sotto delle ambizioni dell'Europa e delle priorità politiche che l'Unione europea ha indicato per rispondere alle aspettative dei cittadini". Lo dice il sottosegretario Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari Europei, a Rainews 24. Gozi spiega che "il compromesso slovacco, secondo noi, è al ribasso. Non potevamo chiuderlo perchè non risponde alla visione nostra dell'Europa e ai nostri interessi nazionali". Ora, "il negoziato deve proseguire e la nostra posizione è molto sostenuta dal parlamento Ue". E ricorda che "a Bratislava", noi avevamo detto che era "l'ultima volta che assecondavamo un' Unione europea non coerente con se stessa". Siamo rimasti soli?, aggiunge, "la politica europea si fa anche con atti di coraggio". Il fatto che "eravamo gli unici" ad avere questa posizione, non significa che avremmo dovuto "dare il nostro appoggio ad accordo al ribasso". Se l'Italia "ieri non avesse messo il veto politico, si chiama riserva ma è un veto politico, avremmo chiuso un negoziato al ribasso". Insomma, continua Gozi, "non possiamo avere un Europa grande con le cose piccole, cioe' iperburocratica, e molto piccola con le cose grandi. Come l'immigrazione o la sicurezza. Vogliamo spingere l'Europa a fare cose grandi".
"Non facciamo polemica. Stiamo proponendo una visione diversa di Europa. Vogliamo uscire dallo status quo, perché lo status quo è buona parte del problema". Ha aggiunto Gozi a RaiNews24. "Non violiamo il fiscal compact, né la norma sul deficit. Il deficit italiano è ben al di sotto di quanto necessario. La questione immigrazione e terremoto riguarda l'applicazione di una regola europea. E' vero che Bruxelles è il Paese di Magritte, del surrealismo, ma non facciamo dietrologia. Aspettiamo cosa decideranno".
"Juncker è stato capolista del Ppe, che ha avuto una più ampia maggioranza relativa. Credo che il punto del cambio della classe dirigente sia molto importante. Di fronte a quello che l'Europa fa e soprattutto non fa, è auspicabile che ci sia una nuova classe dirigente. E' auspicabile che alle prossime elezioni europee i partiti cambino i candidati. Per il Pse noi abbiamo proposto le primarie". Ha sottolineato Gozi a RaiNews24.
Gozi: Bandiera europea assente da Renzi? Altro a cui pensare
"La bandiera europea è in tutti i nostri uffici. E' nel suo ufficio. Rispetto a tutte le cose che dobbiamo fare, parlare ancora dell'assenza della bandiera europea durante un blog mi pare eccessivo". ha affermato.
"Non facciamo polemica. Stiamo proponendo una visione diversa di Europa. Vogliamo uscire dallo status quo, perché lo status quo è buona parte del problema". Ha aggiunto Gozi a RaiNews24. "Non violiamo il fiscal compact, né la norma sul deficit. Il deficit italiano è ben al di sotto di quanto necessario. La questione immigrazione e terremoto riguarda l'applicazione di una regola europea. E' vero che Bruxelles è il Paese di Magritte, del surrealismo, ma non facciamo dietrologia. Aspettiamo cosa decideranno".
"Juncker è stato capolista del Ppe, che ha avuto una più ampia maggioranza relativa. Credo che il punto del cambio della classe dirigente sia molto importante. Di fronte a quello che l'Europa fa e soprattutto non fa, è auspicabile che ci sia una nuova classe dirigente. E' auspicabile che alle prossime elezioni europee i partiti cambino i candidati. Per il Pse noi abbiamo proposto le primarie". Ha sottolineato Gozi a RaiNews24.
Gozi: Bandiera europea assente da Renzi? Altro a cui pensare
"La bandiera europea è in tutti i nostri uffici. E' nel suo ufficio. Rispetto a tutte le cose che dobbiamo fare, parlare ancora dell'assenza della bandiera europea durante un blog mi pare eccessivo". ha affermato.