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MONDO

"Rafforzamento confini esterni degli spazi Schengen più efficace entro giugno"

Ue, Juncker: "Salvare Schengen, basta controlli alle frontiere"

Così il presidente della Commissione Ue parlando da Amsterdam nella conferenza congiunta con il premier olandese Rutte per l'inaugurazione della nuova presidenza di turno. Per Juncker la risposta giusta alla crisi dei rifugiati,  "non è la chiusura delle frontiere, solo una risposta collettiva può risolvere la situazione". Nei giorni scorsi, alcuni paesi del nord Europa, come Svezia e Danimarca, hanno deciso di reintrodurre temporaneamente i controlli alle frontiere interne dello spazio Schengen per far fronte al flusso di migranti

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Jean-Claude Juncker
 "Dobbiamo salvare Schengen, è un dovere collettivo. Non si può andare avanti con questo processo di governi che giorno dopo giorno" ripristinano i controlli alle frontiere. Così il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, parlando da Amsterdam nella conferenza stampa congiunta con il premier Mark Rutte con cui si è inaugurata la nuova presidenza di turno. Per il presidente della Commissione europea la risposta giusta alla crisi dei rifugiati, quindi, "non è la chiusura delle frontiere. Perchè - aggiunge - il controllo dei confini deve essere collettivo, e solo una risposta collettiva può risolvere la situazione". Nei giorni scorsi, alcuni paesi del nord Europa, Svezia e Danimarca nello specifico, hanno deciso di reintrodurre temporaneamente i controlli alle frontiere interne dello spazio Schengen per far fronte a un flusso di migranti senza precedenti. 

"Rafforzamento confini esterni degli spazi Schengen più efficace entro giugno"
Juncker ha poi indicato l'agenzia Ue delle guardie di frontiera come priorità per rafforzare le frontiere esterne davanti all'emergenza migranti. Il presidente della Commissione si è poi detto "fiducioso" che le misure per un rafforzamento dei confini esterni dello spazio Schengen e, in particolare, la creazione di un corpo europeo di guardie di frontiera saranno realizzate entro giugno, ovvero durante il semestre di presidenza olandese del Consiglio Ue. Nelle conclusioni di dicembre, ha ricordato, "il Consiglio europeo ha incaricato la presidenza olandese di realizzare tali misure, e sono fiducioso che sarà fatto". Mark Rutte ha promesso un approccio "molto pragmatico" dei dossier europei da parte dell'Aja.