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MONDO

La nota di Bruxelles

Ue apre procedura d'infrazione su emissioni: "Italia chiarisca su vetture Fca"

L'Italia ha due mesi di tempo per chiarire. Nel mirino la presunta manipolazione dei software che controllano le emissioni. Delrio: Ue rinvii la procedura di infrazione contro l'Italia

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La commissione Ue ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia per violazione delle norme ue sull'omologazione degli autoveicoli, in particolare per quanto riguarda le emissioni. L'Italia ha due mesi di tempo per chiarire se su alcune vetture di FCA sono state usate 'defeat devices' illegali o meno, e se sono stati presi rimedi sufficienti per le auto in circolazione.

La lettera di Bruxelles
Con la "lettera di messa in mora", primo passaggio della procedura di infrazione alle norme Ue, la Commissione chiede che l'Italia risponda entro due mesi "alle preoccupazioni europee sull'adozione di misure insufficienti per quanto riguarda le strategie di controllo delle emissioni usate dal gruppo Fca". In base alle norme Ue, spetta alle autorità nazionali verificare che un tipo di auto soddisfi tutte le regole prima che possa essere venduto nel mercato unico. Se un costruttore di auto viola gli obblighi, "le autorità nazionali devono adottare misure correttive, come ordinare un richiamo, e applicare sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive".

La richiesta del ministero dei Trasporti tedesco
Il caso su cui è partita la procedura "si riferisce alle informazioni portate a conoscenza della Commissione, nel contesto di una richiesta da parte del ministero dei Trasporti tedesco nel settembre 2016, di mediare nel disaccordo fra autorità tedesche e italiane sulle emissioni di ossidi di azoto prodotte da un'auto omologata in Italia". Il modello in questione è quello della Fiat 500X.  

Durante la mediazione, "la Commissione ha esaminato i risultati delle prove di emissioni e le informazioni fornite dall'Italia". Al termine di tale esame, ora l'esecutivo "chiede formalmente all'Italia di dare una risposta alle sue preoccupazioni circa l'insufficiente giustificazione fornita dal costruttore in merito alla necessità tecnica - e quindi alla legittimità - dell'impianto di manipolazione usato e di chiarire se l'Italia è venuta meno al suo obbligo di adottare misure correttive per quanto riguarda il tipo di veicolo Fca in questione e di imporre sanzioni al costruttore di auto". 

Delrio: Ue rinvii la procedura di infrazione contro l'Italia
Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio è stato in contatto ieri con la commissaria per il mercato interno Elzbieta Bienkowska, telefonicamente e attraverso comunicazioni scritte, sottolineando non si condividono i presupposti su cui è stata proposta alla Commissione di avviare una procedura di infrazione al Governo italiano per Fca.

Il ministro, secondo quanto riporta un comunicato, ha rappresentato la necessità di rinviare l'avvio della procedura di infrazione, in attesa che si possano fornire ulteriori chiarimenti, oltre alla copiosa documentazione già fornita, peraltro mai richiesti al Governo italiano dopo la chiusura della commissione di mediazione Italia Germania sul caso emissioni Fca da parte dei servizi della Commissione.

Il ministro afferma anche che le spiegazioni fornite in Commissione di mediazione, hanno tra l`altro evidenziato  il corretto comportamento dell'Autorità di omologazione e i miglioramenti prodotti autonomamente da Fca sui propri veicoli, pur in assenza di dispositivi illegali.