MONDO
Sondaggio Eurobarometro
Ue. Il 65% degli italiani favorevole all'euro, ma solo il 44% resterebbe nell'Unione
L'indagine è stata condotta nei 28 Stati membri: il 68% degli europei ritiene che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall'Unione e il il 62% degli intervistati considera positivamente l'adesione del proprio Paese. Si tratta delle percentuali più alte registrate negli ultimi 25 anni

Favorevoli all'euro, ma poco convinti che appartenere all'Unione europea sia davvero vantaggioso. Il 65% degli italiani si dichiara favorevole all'euro, ma gli intervistati in Italia sono i meno convinti dei benefici dell'appartenenza all'Unione europea (44%). Lo rivela l'ultimo sondaggio Eurobarometro condotto tra l'8 e il 26 settembre 2018 da Kantar Public in tutti i 28 Stati membri, in base al quale il 68% degli europei ritiene che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall'appartenenza all'Ue e il 61% degli intervistati considera positivamente la moneta unica.
In caso di referendum nel proprio Paese sulla falsariga di quello della Brexit, solo il 44% degli italiani voterebbe per restare nell'Ue contro il 66% a livello europeo. E' il dato peggiore dei 28, anche a fronte dei britannici dove oggi il 53% è per il 'remain'. Secondo il sondaggio la percentuale degli indecisi nel Belpaese è pari al 32%, la più alta nell'Unione. Tra gli europei solo il 17% degli intervistati sarebbe a favore dell'uscita. Tra i britannici oggi solo il 35% per il 'leave'.
Un terzo (32%) degli europei ha un'opinione positiva sul Parlamento europeo, un quinto (21%) esprime un parere negativo e una maggioranza relativa (43%) rimane neutrale, rivela il sondaggio in base al quale, inoltre, il 48% degli intervistati vorrebbe che l'Ue svolgesse un ruolo più significativo in futuro, mentre il 27% preferirebbe fosse ridimensionato. In base alla rivelazione cresce anche la consapevolezza delle elezioni europee del prossimo anno, con il 41% che identifica correttamente la data a maggio 2019 - un aumento di nove punti percentuale rispetto ad un'indagine analoga di sei mesi fa -, e il 51% degli intervistati che si dichiara interessato alla tornata elettorale europea. Tuttavia, il 44% ancora non sa dire quando si voterà.
Tajani: non culliamoci sugli allori
"In quasi tutta Europa cresce l'apprezzamento per l'appartenenza all'Unione e per i benefici che ne derivano, con livelli record dal 1983. Anche la moneta unica piace alla grande maggioranza dei cittadini. In Italia il gradimento per l'euro supera la media europea - 65% contro il 61% -, ed cresciuto del 4% rispetto a marzo 2018". Lo afferma il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani commentando i nuovi dati Eurobarometro. "Ma non possiamo certo cullarci sugli allori. In alcuni Stati membri, tra cui l'Italia, la percentuale di chi pensa che l'appartenenza all'Ue sia positiva è ancora troppo bassa. Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per dimostrare che l'Unione sa dare risposte davvero efficaci ai principali problemi degli europei, come immigrazione, sicurezza e disoccupazione", conclude Tajani.
Salvini: "E' evidente che tocca rifondarla"
A commentare il sondaggio è anche il viceopremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Secondo un sondaggio commissionato dal Parlamento europeo solo il 44% degli italiani voterebbe per rimanere nell'Unione. E' evidente a tutti che occorra rifondarla".
In caso di referendum nel proprio Paese sulla falsariga di quello della Brexit, solo il 44% degli italiani voterebbe per restare nell'Ue contro il 66% a livello europeo. E' il dato peggiore dei 28, anche a fronte dei britannici dove oggi il 53% è per il 'remain'. Secondo il sondaggio la percentuale degli indecisi nel Belpaese è pari al 32%, la più alta nell'Unione. Tra gli europei solo il 17% degli intervistati sarebbe a favore dell'uscita. Tra i britannici oggi solo il 35% per il 'leave'.
Un terzo (32%) degli europei ha un'opinione positiva sul Parlamento europeo, un quinto (21%) esprime un parere negativo e una maggioranza relativa (43%) rimane neutrale, rivela il sondaggio in base al quale, inoltre, il 48% degli intervistati vorrebbe che l'Ue svolgesse un ruolo più significativo in futuro, mentre il 27% preferirebbe fosse ridimensionato. In base alla rivelazione cresce anche la consapevolezza delle elezioni europee del prossimo anno, con il 41% che identifica correttamente la data a maggio 2019 - un aumento di nove punti percentuale rispetto ad un'indagine analoga di sei mesi fa -, e il 51% degli intervistati che si dichiara interessato alla tornata elettorale europea. Tuttavia, il 44% ancora non sa dire quando si voterà.
Tajani: non culliamoci sugli allori
"In quasi tutta Europa cresce l'apprezzamento per l'appartenenza all'Unione e per i benefici che ne derivano, con livelli record dal 1983. Anche la moneta unica piace alla grande maggioranza dei cittadini. In Italia il gradimento per l'euro supera la media europea - 65% contro il 61% -, ed cresciuto del 4% rispetto a marzo 2018". Lo afferma il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani commentando i nuovi dati Eurobarometro. "Ma non possiamo certo cullarci sugli allori. In alcuni Stati membri, tra cui l'Italia, la percentuale di chi pensa che l'appartenenza all'Ue sia positiva è ancora troppo bassa. Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per dimostrare che l'Unione sa dare risposte davvero efficaci ai principali problemi degli europei, come immigrazione, sicurezza e disoccupazione", conclude Tajani.
Salvini: "E' evidente che tocca rifondarla"
A commentare il sondaggio è anche il viceopremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Secondo un sondaggio commissionato dal Parlamento europeo solo il 44% degli italiani voterebbe per rimanere nell'Unione. E' evidente a tutti che occorra rifondarla".